Il carcinoma gastrico è una delle sfide oncologiche più insidiose del nostro tempo: quarta causa di morte per tumore a livello globale, con 14.500 nuovi casi ogni anno in Italia, eppure drammaticamente sottovalutato nelle strategie di prevenzione primaria del nostro Servizio sanitario nazionale.

Helicobacter pylori

Al centro di questo rischio c’è l’Helicobacter pylori, scoperto trent’anni fa come causa dell’ulcera peptica e tuttora presente nell’80-90% dei carcinomi gastrici. Nonostante ciò, il batterio viene ancora trattato come una “semplice” infezione gastrica, che colpisce circa il 40% della popolazione italiana.

Come si manifesta

L’infezione da H. pylori è spesso asintomatica, ma può provocare disturbi gastrici come bruciore, dolore addominale, nausea o gonfiore. Nei casi più gravi può portare a ulcere gastriche e, in una minoranza di pazienti, favorire lo sviluppo del carcinoma gastrico. La diagnosi si effettua tramite test non invasivi (respiro, sangue, feci) o endoscopici, mentre la terapia consiste in combinazioni di antibiotici e inibitori di pompa protonica.

Diffusione

Il batterio è diffuso su tutto il territorio nazionale: studi indicano circa il 40% di adulti italiani infetti, con variazioni regionali. Nel Nord, a Torino, la prevalenza osservata in studi endoscopici è intorno al 23%, mentre in Campania si stima circa il 35% della popolazione. La diffusione tende a essere più alta in aree con condizioni igienico-sanitarie più precarie e in contesti socioeconomici svantaggiati.

La sfida 

Negli ultimi mesi la stampa ha sottolineato la necessità di maggiore attenzione, soprattutto perché la diagnosi precoce di H. pylori può ridurre drasticamente il rischio di sviluppare un carcinoma gastrico. Secondo esperti e gastroenterologi, la prevenzione primaria e il trattamento tempestivo dell’infezione dovrebbero diventare una priorità della sanità pubblica, ancora troppo trascurata.

Il messaggio degli specialisti è chiaro: conoscere la propria esposizione a H. pylori, riconoscere i sintomi e sottoporsi ai test può fare la differenza. Non si tratta più di una semplice gastrite, ma di un fattore chiave nella lotta contro uno dei tumori più letali, troppo spesso diagnosticato in ritardo.


© RIPRODUZIONE RISERVATA

Ogni Giovedì gli aggiornamenti su Salute e Benessere
Iscriviti e ricevi le notizie via email