Ultimi tre giorni di gare all’orizzonte nei Mondiali 2025 di nuoto in vasca lunga a Singapore e ci si chiede quali siano le carte da medaglia per l’Italia, che allo stato attuali delle cose ha ottenuto 1 oro, 4 argenti e 1 bronzo. Le chance, oggettivamente, non sono molte e non c’è alcuna garanzia che tali riscontri possano concretizzarsi. Si possono quindi fare delle ipotesi.

La prima menzione la merita Simona Quadarella. La romana, reduce dallo stupendo argento dei 1500 stile libero, sarà sui blocchi di partenza anche degli 800 stile libero e, visto il miglioramento esponenziale manifestato nelle trenta vasche, potrebbe fare bene anche sulla distanza più breve. Certo, il coefficiente di difficoltà è altissimo perché oltre all’inafferrabile Katie Ledecky c’è una Summer McIntosh che può contendere lo scettro alla fuoriclasse americana. Simone, quindi, potrebbe concorrere per un bronzo nella finale del 2 agosto.

Il secondo riferimento è per Benedetta Pilato. La pugliese, reduce da una stagione piuttosto travagliata tra problemi di natura ormonale e il possibile trasferimento a Roma dopo la rassegna iridata, è nei fatti la seconda atleta al mondo in questa stagione, per tempi nuotati, nei 50 rana: 29.87 nella tappa del Mare Nostrum a Montecarlo, nella graduatoria guidata dall’estone Eneli Jefimova (29.83). Da capire però quale sia la forma della pugliese e soprattutto quale sarà la gestione di turno in turno, vista la tendenza in questo 2025 a peggiorare le proprie prestazioni da mattino a sera. Finale il 3 agosto.

Sempre nell’ultima giornata il pensiero va alla 4×100 mista maschile, ma anche in questo caso ci sono tanti punti di domanda. Le condizioni di Ceccon e di Nicolò Martinenghi, gravati da fatiche e anche da problemi di salute nel caso di Tete incideranno? Mancando la massima spinta propulsiva di dorso e rana, a farfalla c’è un buco che Federico Burdisso fatica a coprire e a stile libero è da capire se Carlos D’Ambrosio ritroverà la magia delle prime due giornate di questi Mondiali. Se i quattro citati dovessero essere al top, allora l’Italia avrebbe chance, nella considerazione che gli USA non hanno un dorsista irresistibile, citando una delle squadre più forti. Russia e Cina, a questo proposito, sembrano avere maggiori credenziali.

In conclusione, si possono citare un po’ le “scommesse”. È il caso di un Ceccon impegnato nei 50 dorso oppure di Leonardo Deplano nei 50 stile libero e, perché no, Sara Curtis domani nell’atto conclusivo dei 100 stile libero. Si potrebbe estendere l’ambizione di Curtis anche ai 50 stile libero, anche se il livello di concorrenza nell’unica vasca potrebbe presentarsi più ampio sulla base del ranking mondiale con cui le atlete si sono presentate ai nastri di partenza. Certo, bisognerà valutare la forma. Parliamo però di eventi poco pronosticabili, che hanno i connotati delle sorprese.