La media di falli a partita è aumentata rispetto all’anno scorso: non è un problema perché Chivu pretende più aggressività
“Ormai è un’Inter al cento per cento “made in Chivu”. Lo dicono due numeri, 26 e 11. Il numero di falli commessi da Inter e Lazio durante l’ultima sfida. Domanda: chi ne ha commessi di più? I nerazzurri hanno vinto 2-0, quindi l’ago della bilancia far pendere il 26 a favore dei biancocelesti, ma qui entrano in gioco un concetto di Chivu: l’aggressività”. Apre così l’articolo de La Gazzetta dello Sport in merito al dato relativo ai falli commessi dai nerazzurri contro la Lazio.
L’Inter ha chiuso con 26 falli a referto, un numero alto che testimonia la tendenza dei nerazzurri ad aggredire fin da subito, per interrompere l’azione avversaria come accaduto anche in occasione del primo gol, quello di Lautaro dopo 3′. “L’Inter quest’anno è la settima squadra per numero di falli a partita con una media di 14,5. La superano Verona, primo con 17, Como, Cagliari, Genoa, Bologna e Fiorentina.
La stagione scorsa i nerazzurri chiusero questa classifica al sedicesimo posto con una media di 11 falli per ogni gara (con 54 ammonizioni subite). Nel 2023-24 diciassettesima, nel 2022-23 ancora sedicesima, nel 2021-22 quattordicesima. Un cambiamento netto”, sottolinea la Rosea.
Un’inversione di tendenza che rientra tra le richieste di Chivu per un calcio più verticale e aggressivo. Spesso e volentieri dipende anche dalle caratteristiche dei singoli giocatori ma l’aumento del numero di falli rientra tra le richieste di Chivu di aumentare l’intensità della pressione.
“Il giocatore più falloso dell’Inter è Sucic, con una media di 2,5 interventi a partita e tre gialli. Seguono Thuram e Pio Esposito. I manifesti di una squadra sempre più aggressiva sul portatore”, chiosa La Gazzetta.
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