«La prossima volta che qualcuno mi chiede se ci va di appenderci alla Mole Antonelliana, 166 metri di altezza, per motivi poco chiari, giuro che te lo chiedo» ha dovuto promettere Domenico Procacci alla moglie Kasia Smutniak dopo avere accettato senza consultarla la proposta del fotografo Riccardo Ghilardi.

Così i due si sono ritrovati a volteggiare insieme appesi alla Mole nei panni di Ginger e Fred. Lei con un abito di alta moda Armani modificato per mettere un’imbragatura sotto, lui a ballare il tip tap sulla cupola felice come un bambino. La foto che li ritrae è una delle quarantadue che compongono la mostra “Riccardo Ghilardi. Piano sequenza la Mole”, curata da Domenico De Gaetano e realizzata da Intesa Sanpaolo in collaborazione con il Museo del Cinema, che è stata inaugurata questa mattina alle Gallerie d’Italia. Un racconto fotografico che, come un lungo piano sequenza, attraverso gli scatti del fotografo racconta la storia del cinema, la Mole e le collezioni del Museo, coinvolgendo le tante personalità che in questi anni vi hanno fatto visita.

Da Martin Scorsese circondato dai cimeli nello studio di Goffredo Lombardo a Sharon Stone avvolta nel mantello di Ingrid Bergman, passando per Willem Dafoe che contempla l’interno della cupola nei panni di Freder Fredersen in “Metropolis” e Malcolm McDowell si aggira minaccioso per i sotterranei con i drughi di “Arancia Meccanica”.Il progetto è nato nel 2021 da un’idea dell’allora direttore del Museo del Cinema Domenico De Gaetano, curatore della mostra.

«Ci siamo resi conto che restava poco dei tanti grandi personaggi del cinema che stavamo invitando a Torino – racconta – e allora ci siamo chiesti: come fare a costruire qualcosa con loro?». Per farlo è stato coinvolto il fotografo Riccardo Ghilardi che per quattro anni è stato libero di creare e immaginare giocando con gli ospiti, con l’architettura della Mole e con il patrimonio del Museo. «Mi sono ispirato a “Una notte al museo” immaginando che questi grandi personaggi prendessero vita durante la notte – spiega Ghilardi – e ho avuto la libertà di poter esprimere tutto quello che avevo in mente». Tra i ricordi più intensi, racconta ancora il fotografo, «la disponibilità di Willem Dafoe che ha spostato il volo per darmi più agio per realizzare lo scatto, o Damien Chazelle che è arrossito quando ha preso in mano il copione di Casanova».Tra i protagonisti degli scatti anche Tim Burton, Kevin Spacey, Monica Bellucci, Damien Chazelle, Xavier Dolan e Ron Howard.

Ci siamo concessi un gioco libero di finzione» ha raccontato all’inaugurazione l’attrice Rosa Diletta Rossi immortalata da Ghilardi nei panni di Catherine Zeta Jones mentre si cala dall’interno della cupola per rubare la stella della Mole da una cassaforte posta nell’Aula del Tempio. Giovanna Mezzogiorno, invece, veste i panni di Maria Adriana Prolo, la fondatrice del Museo Nazionale del Cinema, e presta la sua voce e la sua presenza come narratrice al documentario di backstage che sarà proiettato parzialmente all’interno della mostra per poi approdare integrale su RayPlay nel 2026.La mostra è visitabile gratuitamente con il biglietto del Museo del Cinema.