Oltre a Manzoni e Fontana, ci sono Joseph Beuys, Christo, Andy Warhol, Luciano Fabro, Mimmo Rotella, Mario Schifano e Jan Fabre, ma anche Vincenzo Agnetti, Hisiao Chin, Emilio Isgrò e Otto Piene: tutti presenti nello studio-appartamento di Nanda Vigo. La circondano, la custodiscono, la proteggono. Tanto che è lei stessa a definire quella casa e quella collezione di opere “una raccoglitrice di ricordi” o, ancora, “la mia seconda pelle”. 

Nella collezione compare anche un ricordo di Gio Ponti, architetto e fondatore di Domus, con cui Vigo aveva collaborato alla progettazione della casa Lo Scarabeo sotto la foglia.