Il ct azzurro alla vigilia della gara della nona giornata del Gruppo I: “Non penso ai playoff. La mia testa è solo alla partita di domani, non vado oltre”

12 novembre 2025 (modifica il 13 novembre 2025 | 00:11) – CHISINAU (MOLDOVA)

Rino Gattuso non fa regali e non vuole un risultato diverso rispetto alla vittoria in Moldova. Anche se un successo della Norvegia sull’Estonia, che domani giocherà alle 18, potrebbe rendere inutile il nostro risultato. “Mi ricordo quando con Lippi abbiamo giocato qui in Moldova (settembre 2004, successo per 1-0 grazie a un gol di Del Piero, ndr) – ha affermato Rino – e non è stato facile come non lo sarà domani. Partite facili non ce n’erano prima e non ce ne sono neppure adesso. Ci vuole grande rispetto perché se non hai rispetto per gli avversari è dura. Chi ha in testa l’11-1 della Norvegia contro questa Moldova si sbaglia. La Moldova non è quella dell’11-1… Se si rigioca 10 volte quella partita, difficilmente che quel risultato si ripeta. A Reggio Emilia (ultimo incontro dell’era Spalletti, ndr) abbiamo sudato e faticato: domani ci vogliono impegno e rispetto per gli avversari per portare a casa i tre punti. Lo ribadisco per essere chiaro: la Moldova ci può mettere in difficoltà e ci sarà da pedalare e da rispettare l’avversario. Ha una squadra con pregi e difetti: conosco Ionita e quello che ha fatto in Italia. Abbiamo preparato la partita sulla Moldova e non sul singolo”.

formazione—  

Gattuso ha poi parlato della formazione: “Confermo che ci saranno dei cambiamenti e li faccio senza paura perché ho fiducia nei miei ragazzi: tutti si meritano una serata come domani. Voglio ringraziare il gruppo perché pensavo che potevano succedere determinate cose e invece c’è stato un grande senso di appartenenza a Coverciano. Sappiamo come funziona e che ci sono tante partite in questo periodo nel quale i singoli hanno un minutaggio elevato… Invece stiamo continuando sulla strada giusta. Barella (squalificato contro la Moldova, ndr), per esempio, mi poteva chiedere di venire a Milanello e invece è qui con noi. Tutti vogliono stare con i compagni e crescere come gruppo, stando insieme. Non è tutto dovuto. Gabbia? Non partirà dall’inizio, ma l’obiettivo è dare minutaggio anche a lui. In porta? Spazio per Vicario e con Donnarumma in panchina. In attacco, invece, ci saranno Scamacca e Raspadori: saranno loro due a partire dall’inizio, ma non deve strafare perché conosciamo le caratteristiche e la balistica di Scamacca. Sappiamo cosa ci può dare: deve stare tranquillo e fare una partita seria. Dimarco? Si è sparsa l’opinione che potesse giocare solo 60-65 minuti. Lui ci ha messo del suo per togliersi di dosso questa etichetta ed è da un bel po’ che sta offrendo  prestazioni importanti. Domani, ripeto, ci saranno tanti cambiamenti e Dimarco sarà uno che si riposerà. È giusto far rifiatare questi ragazzi perché li vedo lavorare ed è doveroso dare spazio a tutti. Non sto regalando niente a chi giocherà. Faremo una grande prestazione perché sono convinto delle capacità di chiunque è qua. Chiunque scenderà in campo è perché se lo merita. Non per dare un contentino”.

orgoglio—  

Il ct ha poi elogiato Sinner: “Sinner mi riempie d’orgoglio, ma anche Musetti: ieri eravamo sul divano con i miei collaboratori e siamo stati fino a mezzanotte a vedere la vittoria di Musetti. Lo sport dà emozione quando uno rappresenta la nostra bandiera. Per me, però, è un motivo di orgoglio anche sapere che 6-7 milioni di persone guardano l’Italia ogni incontro: è un dato che chiedo sempre. Vogliamo far rinnamorare la gente. Quell’attaccamento alla maglia e quella voglia di azzurro non devono mancare mai: da parte della gente li sento anche quando vado in giro per gli stadi o per strada. Tutti abbiamo il desiderio di vedere l’Italia al Mondiale. I playoff? Sono onesto: la mia testa va alla partita di domani e non guardo oltre. Voglio vedere la crescita e mi aspetto un’altra prestazione importante da parte di tutti”.