Per chi deve rifare i documenti come carta d’identità o passaporto ci sono un po’ di novità da sapere, per evitare di perdersi nella burocrazia.
La prima è che dal 3 agosto 2026 non sarà più valida la carta d’identità cartacea che sarà sostituita dalla Carta d’Identità Elettronica (CIE), che diventa l’unico documento di riconoscimento valido in Italia e per l’espatrio nei Paesi che la accettano. Qui però si presenta anche il primo problema: in alcune città prendere appuntamento per il rinnovo è già un’impresa.
La seconda cosa a cui fare attenzione è il nuovo metodo di pagamento per il passaporto: dal 1º dicembre 2025 il versamento (42,70 euro), non dovrà più essere fatto attraverso bollettino postale, ma utilizzando i canali fisici e online messi a disposizione da Poste, oppure usando i diversi Prestatori di Servizi di Pagamento che operano attraverso la piattaforma PagoPA.
Inoltre, il ministro della Pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo, intervenendo alla trasmissione ‘Next economy’ su Giornale radio ha annunciato che gli over 70 non dovranno più rinnovare la carta d’identità. Il titolare del dicastero annuncia che «nei prossimi giorni in parlamento ci sarà un decreto» che conterrà delle «semplificazioni per rendere più semplice la vita dei cittadini». «Una delle previsioni che sono contenute nelle nuove semplificazioni che presenteremo, prevede che per le persone che hanno più di 70 anni non ci sia più bisogno del rinnovo della carta di identità», spiega Zangrillo. «Quindi non ci sarà più la possibilità di dedicarsi all’ufficio del comune per fare il rinnovo della carta di identità. Questo è un primo esempio banale».
La carta d’identità diventa solo elettronica
Quando non vale più la carta d’identità cartacea
La data ultima per abbandonare il documento carteceo è il 3 agosto 2026. A sostituirla in via esclusiva sarà la Carta d’Identità Elettronica (CIE), che diventa l’unico documento di riconoscimento valido in Italia e per l’espatrio nei Paesi che la accettano.
Perché non ci sarà più la carta d’identità cartacea
L’Italia è il primo Paese in Europa ad aver attivato l’It-Wallet. Ad oggi sono attivi sono:
- carta della disabilità
- tessera sanitari
- patente di guida
Ma entro la fine del 2025, inizio 2026, si prevede di poter avare anche la Cie a portata di click. Il tutto anche in ottica di sicurezza: la carta d’identità, grazie al microchip e agli elementi anticontraffazione, offre garanzie superiori rispetto al vecchio formato cartaceo.
Come fare la CIE senza aspettare
La Carta d’Identità Elettronica si ottiene solo su appuntamento, da prenotare online attraverso il portale dedicato del proprio Comune.
- Per prenotare, basta accedere alla sezione “Utilizza i servizi” sul sito istituzionale e scegliere data e ora disponibili.
- L’appuntamento è obbligatorio, tranne nei casi indicati nella sezione “Altre modalità di rilascio”, come urgenze o motivi particolari.
- Tempi e modalità di consegna
- A differenza della versione cartacea, la nuova carta d’identità non viene consegnata subito, ma è stampata dall’Istituto Poligrafico Zecca dello Stato e spedita entro sei giorni lavorativi dalla richiesta.
- È possibile riceverla a casa o indicare un indirizzo alternativo. La consegna avviene tramite raccomandata di Poste Italiane.
- Per evitare ritardi, è importante:
- fornire un indirizzo completo con via, numero civico, CAP, città e provincia;
- in caso di delega, specificare nome e cognome della persona incaricata al ritiro (obbligatorio per i minori di 14 anni);
- aggiornare campanello, citofono e cassetta postale con il nominativo corretto.
- Il cittadino può anche ricevere via e-mail l’avviso di spedizione e monitorare la consegna sul sito di Poste Italiane.
- Cosa fare in caso di mancata consegna. Se la carta d’identità elettronica non arriva entro i tempi previsti:
- verifica lo stato della spedizione sul sito di Poste Italiane con il codice di tracciamento;
- se risulta “in spedizione”, attendi la consegna;
- se la situazione non cambia per diversi giorni, contatta il numero verde del Ministero 800 263388;
- se il documento risulta restituito al mittente, recati presso l’ufficio comunale dove hai effettuato la richiesta per verificarne la disponibilità o lo smarrimento.
A Roma appuntamenti impossibili
Con la disposizione che mette fuori uso le carte d’identità cartacee dal 3 agosto 2026, sono molti i cittadini che in queste ore si stanno interessando per il rinnovo del documento. Sul sito del comune di Roma si legge “Per la richiesta della Carta d’Identità Elettronica- CIE è necessario prenotarsi collegandosi al sito del Ministero dell’Interno”. Il sistema restituisce la schermata di tutti gli uffici anagrafe dei municipi disponibili. C’è però un problema, nonostante il procedimento sembri semplice e lineare, su cinque pagine di risultati, sono solo due gli uffici che offrono la possibilità di prenotare l’appuntamento, con una schermata che si aggiorna di minuto in minuto.
Ma a eccezione dei primi risultati, tutti gli altri municipi restituiscono la seguente dicitura: “La sede non offre al momento disponibilità per prenotare un appuntamento. Si prega di riprovare in un secondo momento, altri cittadini potrebbero cancellare nel frattempo il loro appuntamento. Per ulteriori informazioni inerenti alla mancanza di disponibilità si prega di far riferimento direttamente alla sede”.
Di fronte a questa paralisi del sistema, spiega l’Agi, il comune di Roma da tempo ricorre agli Open Day, ovvero delle giornate di apertura straordinaria degli uffici durante il weekend. Ma anche qui, i cittadini non possono recarsi liberamente allo sportello per rinnovare il documento, ma dovranno accaparrarsi prima un appuntamento sul sito del ministero degli interni. Insomma è comunque una questione di velocità per una pratica che dovrebbe rappresentare ordinaria amministrazione.
Nuove modalità per il passaporto
La seconda cosa a cui fare attenzione nel caso si debba rinnovare il documento di identità si riferisce invece al passaporto.
A partire dal 1º dicembre 2025 il pagamento per il rilascio del passaporto ordinario, il cui importo è stato rimodulato a € 42,70, non sarà più effettuato attraverso bollettino postale, ma si dovrà versare l’importo usando i canali messi a disposizione da Poste Italiane presso gli uffici postali e sulle piattaforme online, oppure mediante i diversi Prestatori di Servizi di Pagamento (PSP) che operano attraverso la piattaforma PagoPA.
Nella pratica, chi deve rifare il passaporto dopo aver preso l’appuntamento potrà effettuare il pagamento o tramite Poste, PagoPA o prestatori di servizi di pagamento (solitamente operanti presso le tabaccherie e ricevitorie). Sarà anche possibile pagare comodamente da casa attraverso le piattaforme online degli stessi operatori (Poste, Banche e prestatori di servizio).
Al momento del pagamento è necessario fornire all’operatore, oppure inserire nel caso di pagamento effettuato online, il nominativo e il codice fiscale della persona per la quale si chiede il passaporto anche se minore. Continueranno comunque ad essere accettati i pagamenti effettuati prima del 1° dicembre 2025, attraverso bollettino Postale.
(riproduzione riservata)
![]()