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E’ ufficialmente terminato lo shutdown record del governo americano. La Camera ha dato la sua approvazione definitiva al finanziamento dell’amministrazione, per un anno per alcuni ministeri e almeno fino al 30 gennaio per altri, seguendo l’esempio del Senato. Il Presidente Donald Trump ha organizzato la cerimonia per apporre la sua firma e decretare la riapertura completa del governo alle 9:45 di sera ora locale. «Le persone sono state colpite così gravemente. Non possiamo permettere che ciò accada di nuovo. Voglio solo dire al popolo americano: non dimenticatelo. Quando arriveremo alle elezioni di medio termine e ad altre questioni, non dimenticate cosa hanno fatto al nostro Paese», ha detto il presidente Usa

Il voto dei deputati, avvenuto dopo una prestabilita ora di dibattito, è stato di stretta misura, con i repubblicani quasi interamente a favore e i democratici contrari. Il conteggio finale è stato di 222 favorevoli e 209 contrari. Sei deputati democratici moderati hanno votato con i repubblicani. Due repubblicani si sono uniti al no di gran parte dei democratici,

La paralisi federale, durata 43 giorni, è stata la più lunga di sempre e alcuni disagi rimarranno prima che le attività tornino alla normalità. In particolare il Segretario ai Trasporti Sean Duffy ha indicato che gli aeroporti continueranno per ora ad avere limitazioni del traffico, che è stato ridotto del 6% in 40 grandi scali. In assenza di una soluzione dello shutdown era però previsto che le riduzioni dei voli aumentassero drasticamente.

Il dramma politico aveva cominciato a preoccupare anche Wall Street, che ha tirato un sospiro di sollievo e ieri aveva messo a segno nuovi rialzi in vista del via libera delle legge. Ha inoltre impedito l’elaborazione di dati economici cruciali per gli investitori e la politica monetaria della Federal Reserve e visto Trump alzare con aggressività la posta in gioco, bloccando fondi federali per i poveri e per città e stati gestiti dai democratici.

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La portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt, ha affermato durante la corsa al voto che il presidente non vedeva l’ora «di porre fine a questo devastante shutdown causato dai democratici».