“Siamo una grande comunità che è davvero una grande famiglia: c’è la famiglia di sangue, mia moglie e i miei figli che ringrazio per il loro amore e sostegno… e c’è la famiglia del cuore e dell’anima che sono i monegaschi”. Del lungo e toccante discorso che il principe Alberto di Monaco ha pronunciato per i suoi primi vent’anni di regno è stato questo uno dei passaggi più emozionanti, in cui il sovrano del piccolo Principato ha ribadito il valore fondante della famiglia. E proprio nella piazza antistante il palais princier, sulla Rocca conquistata dai Grimaldi nel 1297 e mai più lasciata, a fare da cornice ad Alberto, Charlène e i due figli, Jacques e Gabriella, c’erano sorelle, figli, nipoti e cugini, con rispettivi mogli e mariti.
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Un clan unito nel segno di un’eredità che vanta secoli di storia e che nei suoi progetti futuri punta sulla forza di un’economia consolidata, fondata anche sull’etica e l’attenzione alla causa ambientalista. Sono questi i tre poli su cui già Ranieri III aveva fondato il suo regno, che nel 2005 passò nelle mani dell’unico figlio maschio. Peccato che né al momento più solenne del discorso né a quello più conviviale con i monegaschi accorsi al Rocher ci fosse Alexandre Grimaldi. Il figlio naturale del principe, nato da una fugace relazione con l’hostess Nicole Coste nel 2003. che pure si trovava a Monaco, non ha presenziato alle celebrazioni in onore di papà Alberto.
Il principe Alberto con Charlène e i figli Jacques e Gabriella.
Un’assenza che si è fatta sentire insieme a quella di Jazmin Grace Grimaldi, l’altra figlia naturale del principe, nata nel 1992 da una relazione con Tamara Rotolo. Se la ragazza si trovava nelle scorse ore a Parigi, il fratellastro Alexandre era invece nel Principato, come dimostrano alcuni scatti che lo ritraggono insieme al cugino, Louis Ducruet, al campionato mondiale di barche elettriche serie E1 a Monaco. Si tratta di una disciplina moderna che prevede che sull’acqua le barche non navighino, ma volino. Il principio è semplice: meno porzione d’acqua viene toccata dalle imbarcazioni, più aumenta la velocità. Una gara dove competizione sportiva, abilità atletica e ricerca tecnologica si fondono per regalare emozioni adrenaliniche agli spettatori.
Ebbene, proprio Alexandre, che lo scorso mese aveva preso parte come modello alla campagna di Jacquemus, che per l’estate ha vestito dei suoi colori più belli il Beach Club di Monaco, pare che non sia stato ufficialmente incluso nei festeggiamenti pubblici. Un’assenza che non deve stupire più di troppo, dal momento che il ragazzo, pur essendo stato riconosciuto come figlio legittimo dal principe, non rientra nell’asse ereditario. Questo significa che anche in assenza di eredi, non potrebbe mai ambire al trono. Un aspetto non di poco conto, che chiarisce anche il motivo per cui il giovane non abbia alcun ruolo ufficiale a corte. Questo non esclude tuttavia un solido rapporto con il padre, che vede regolarmente e con cui festeggia compleanni e ricorrenze. Per quanto può, Alexandre consolida il suo legame con il Principato, ma il ragazzo resta cittadino del mondo, pronto a salire sul primo volo in direzione delle fashion week più interessanti tra Parigi, Londra e New York.
Pascal Le Segretain//Getty Images
La famiglia Grimaldi quasi al completo.
Tra gli assenti anche Pierre Casiraghi
Tra i grandi assenti alla cerimonia per il ventennale di regno di Alberto anche Pierre Casiraghi. A differenza di Jazmin e Alexandre, il figlio di Caroline di Monaco è impegnato in questi giorni in un’ardita competizione sportiva alla Admiral’s Cup, considerata tra le più sfidanti e pericolose gare di barca a vela al mondo. Organizzata dal Royal Ocean Racing Club al largo del porto di Cowes, sull’Isola di Wight, la competizione torna dopo 22 anni in occasione del centenario del Royal Ocean Racing Club. Tra i Paesi in gara anche il Principato, rappresentato dallo Yacht Club de Monaco, che nel suo equipaggio conta proprio Pierre Casiraghi. Dal padre Stefano, scomparso in un incidente in mare nel 1990, il marito di Beatrice Borromeo ha ereditato la passione per la vela. Solo un simile avvenimento avrebbe potuto tenere l’affezionato nipote lontano dai festeggiamenti per i 20 anni di regno di Alberto.