Sarà per la rimonta di Spa-Francorchamps o per le fresca riconferma di Frederic Vasseur, ma Lewis Hamilton è arrivato a Budapest di buonumore, nulla a che fare con il volto visto nelle prime giornate in Belgio. Ovviamente ha iniziato dalla notizia del giorno, ovvero il prolungamento del contratto di Vasseur. “Ne ho sentito parlare solo ieri ma ho già detto cosa penso di Fred, non c’è altro da aggiungere. È stata la scelta giusta, aggiungo che è lui che mi ha ingaggiato e vedo che tutti sono molto contenti”.

Sugli aggiornamenti della SF-25 Hamilton è fiducioso. L’ottimizzazione della sospensione posteriore è un cantiere ancora aperto, ma il miglioramento della guidabilità della monoposto è già stato verificato e per Lewis si tratta di ossigeno.
“È un aspetto davvero positivo e stiamo ancora cercando di sfruttarla al meglio. Credo che avremo delle opportunità per ottenere di più, stiamo ancora perfezionando la vettura, ma Charles ha fatto un ottimo lavoro lo scorso fine settimana riuscendo a salire sul podio. Sappiamo anche che al momento non siamo al passo con la McLaren, ma non ho davvero idea se riusciremo o meno a colmare il divario”.

Ferrari SF-25, dettaglio della nuova sospensione posteriore

Ferrari SF-25, dettaglio della nuova sospensione posteriore

Foto di: AG Galli

È un weekend speciale per l’Hungaroring. Oltre alla nuova struttura paddock-box celebra la quarantesima edizione del Gran Premio, e Lewis è il pilota che più di ogni altro ha ottenuto vittorie e pole position su questa pista: otto successi, nove pole position e per dodici volte sul podio.
“È davvero uno di quei circuiti iconici che dovrebbe restare in calendario per molto tempo – ha spiegato – ma in merito a quest’anno, beh, nella maggior parte delle piste siamo sempre stati lontani dalla pole position. Devo fare un passo alla volta, cercando ovviamente di arrivare il più in alto possibile, ma davvero oggi non ho idea di cosa potremo ottenere questo fine settimana”.

Il giovedì di Spa avevano incuriosito molto le dichiarazioni di Hamilton in merito al suo ruolo di supporto alla squadra, con tanto di documenti inviati dallo stesso Lewis che qualcuno nel paddock ha battezzato ironicamente gli “Hamilton paper”. A distanza di una settimana è tornato sull’argomento…
“Non ci sono certo ordini – ha commentato sorridendo in merito alle sue comunicazioni – sono solo idee del tipo, ehi, che ne dite se facessimo questo, oppure… abbiamo provato questo, c’è qualcosa altro che possiamo fare, potremmo alleggerire certe aree, o potremmo fare meglio. Si tratta solo di conversazioni”.

Lewis Hamilton, Ferrari

Lewis Hamilton, Ferrari

Foto di: Yves Herman / Pool / AFP via Getty Images

Lewis è poi tornato sul suo rapporto con la squadra…
“Nella mia posizione c’è un primo aspetto, ed è quello di capire l’ambiente in cui ti trovi. Devi adattarti, ma allo stesso tempo anche chi lavora con te viene incontro alle tue esigenze, e credo che quest’anno ci siano stati tanti risultati positivi, passi avanti che abbiamo fatto in tutti i settori, ma l’aspetto più sorprendente credo sia la passione e il desiderio di continuare a migliorare che si respira in tutta la squadra. Tutti vogliono trovare il modo di migliorarsi, ecco perché so che questa squadra ha assolutamente tutti gli ingredienti necessari per avere il successo che merita, e ci credo davvero”.

“Basandomi solo sulla mia precedente esperienza, ricordo l’aspetto davvero positivo del mio lavoro con Toto: la sua capacità di valorizzare le persone e di ottenere il massimo da ognuno. Ad esempio, nel mio caso mi ha garantito la libertà di esprimermi come volevo, e questo mi ha permesso di essere la migliore versione di me stesso. E penso che Fred sia molto simile sotto questo aspetto, quindi sto ancora cercando di imparare il modo in cui Fred ama lavorare, ma ho assoluta fiducia in lui, come ho sempre detto”.

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