The Athletic si sbilancia: Kayode è il miglior terzino destro della Premier League? L’analisi e il perché di tale affermazione
A soli 21 anni, Michael Kayode (LA NOSTRA INTERVISTA ESCLUSIVA), ex talento della Fiorentina, sta vivendo un momento d’oro in Premier League. Dopo 11 giornate, il giovane terzino italiano è diventato uno dei giocatori più completi e determinanti del Brentford, tanto che in molti in Inghilterra si chiedono se non sia già il miglior terzino destro del campionato.
I numeri, del resto, parlano chiaro: Kayode ha creato più occasioni da gol (15), tentato più dribbling (38) e con il dato dicontrasti e intercetti maggiore (30) di qualsiasi altro giocatore del Brentford. In pratica, fa tutto ciò che un terzino moderno dovrebbe saper fare – e lo fa con una costanza impressionante.
Ma c’è un’arma in più nel suo repertorio, qualcosa che lo rende unico anche in un campionato ricco di stelle: la lunghissima rimessa laterale. Il Brentford ne ha fatto un’arma tattica devastante: nessuna squadra ha lanciato la palla in area più spesso (ben 60 volte), e quasi sempre è proprio Kayode a scagliare quei missili da entrambi i lati del campo.
Non si tratta di un semplice espediente spettacolare: funziona davvero. Il gol decisivo contro il Newcastle, nato da una delle sue rimesse, è stato il quarto gol stagionale del Brentford su azione da fallo laterale. Un dato che racconta quanto il talento cresciuto nel vivaio viola sia diventato fondamentale nello scacchiere tattico di Andrews.
Eppure, nonostante la sua abilità da “lanciatore”, la maggior parte delle occasioni che crea nascono in azioni di gioco aperto, dove Kayode mostra esplosività, tecnica e una capacità rara di portare palla e saltare l’uomo. Nessun giocatore del Brentford percorre più metri con la sfera al piede. E Kayode, per di più, è in grado di giocare su entrambe le fasce, dimostrando una maturità tattica sorprendente per la sua età.
Ora che il mercato si avvicina, le big d’Europa hanno già acceso i radar. E chissà che il ragazzo cresciuto a Firenze, e partito dall’Italia in cerca di spazio, non stia per diventare una delle nuove stelle della Premier.
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