di
Aldo Grasso
In totale, le puntate della serie interpretata da Luca Zingaretti sono 37 a partire dal maggio del 1999 fino al marzo del 2021
Rai1 continua a mietere ascolti (gli ascolti sono grano) con le repliche del «Commissario Montalbano», programmate per festeggiare il centenario della nascita di Andrea Camilleri (6 settembre 1925), dai cui libri sono tratti gli episodi. È un dato sorprendente, senza precedenti nella storia della tv italiana. In totale, le puntate della serie interpretata da Luca Zingaretti sono 37 a partire dal maggio del 1999 fino al marzo del 2021, ma i numeri delle repliche sono discordanti: in assenza di dati ufficiali si può stimare, da calcoli fatti anno per anno, una cifra che supera le 200 repliche. Che è un numero impressionante.
Più volte mi è capitato di tentare di spiegare questo singolare successo, specie quando le repliche facevano gli stessi numeri degli episodi nuovi. Montalbano è umano, credibile e complesso, lontano dagli eroi invincibili. È un uomo legato alla sua terra, ama nuotare in mare e la buona cucina, la sua celebre «pasta ‘ncasciata». È burbero, intuitivo e a volte «malmostoso», ma anche profondamente sensibile.
L’umanità di Montalbano, l’intelligenza, di Montalbano, la lungimiranza di Montalbano, la sensibilità di Montalbano, la sicurezza di Montalbano, la filosofia di Montalbano… Ma quante doti ha questo commissario di polizia, che sa risolvere casi intricatissimi ma che alla fine, con stoica saggezza, preferisce lasciare che il destino segua il suo corso! Montalbano non conversa, converte. Moltiplica pani e share.
Ma qui si parla di repliche, di ripetizioni, del perché lo spettatore, come un bambino chiede che gli sia mostrato Montalbano «ancora una volta». Posso azzardare tre ipotesi. La prima è che le storie del commissario sono atemporali, come se la Sicilia fosse una regione impassibile, un quadro metafisico: il tempo è statico, tutto ritorna, il dialetto resta un’invenzione retrò curiosa. La seconda è che nel turbinio della programmazione, la serie si offre come un appuntamento rassicurante e familiare (si chiama «Comfort Watch»). La terza è che ormai Montalbano ha il crisma della ritualità.
Queste ragioni non lo preservano però dall’overdose: una volta che la sindrome della replica colpirà, speriamo tardi, non ci saranno antidoti.
13 novembre 2025 ( modifica il 13 novembre 2025 | 15:22)
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