Si prova un senso di vertigine nell’attraversare le sale del Museo di Santa Caterina dove da oggi, 13 novembre, si possono ammirare 60 capolavori del Toledo Museum of Art, premiato nel 2025 come miglior museo degli Stati Uniti.

“Da Picasso a Van Gogh” non è una mostra come le altre. Lo si capisce non solo dal nome del suo curatore, Marco Goldin, ma dalla mole di investimenti messi in campo da Comune e associazioni locali per portare a Treviso un’esposizione destinata a lasciare il segno, in concomitanza con le Olimpiadi invernali di Milano Cortina 2026. Un miliardo di euro il valore complessivo delle opere assicurate in mostra. Già più di 25mila i biglietti venduti in prevendita. Contando che l’esposizione si potrà visitare fino al 10 maggio 2026 c’è tutto il tempo per raggiungere numeri e cifre da capogiro. Goldin torna a Treviso recuperando, in un’ottica nuova, i temi a lui cari dell’oro e dell’azzurro che avevano segnato le sue mostre a Ca’ dei Carraresi. Il nuovo allestimento mette a confronto l’arte europea e americana, partendo dall’astrattismo di Richard Diebenkorn per terminare con il capolavoro “Campi di grano con falciatore, Auvers” di Vincent van Gogh a cui è dedicata l’ultima sezione della mostra, con un film appositamente realizzato da Goldin insieme a Remo Anzovino, da vedere nella nuova sala cinema allestita nel museo, accanto al quadro. Goldin ha voluto espressamente che la mostra andasse a ritroso nella storia dell’arte per far capire ai visitatori quanto l’astrattismo sia in realtà strettamente legato alla pittura figurativa dell’Ottocento. Un viaggio alla scoperta delle ragioni che hanno portato gli artisti del secolo scorso a cercare un nuovo linguaggio espressivo senza mai dimenticare la lezione dei grandi maestri del passato.

Da Picasso a Van Gogh 1

MUSEO RINNOVATO

A sorprendere i visitatori non saranno solo le opere ma anche l’allestimento voluto da Goldin in un percorso inedito anche nell’accesso al Museo di Santa Caterina che, nella sua parte ipogea, ha cambiato completamente volto adeguandosi agli standard dei principali musei europei ospitando sia una sala lettura che una sala cinema. 

Sala lettura Santa Caterina

Otto le sale lungo cui si sviluppa l’esposizione, focalizzata su tre grandi temi: la natura morta, i ritratti e i paesaggi. I grandi nomi non mancano: per l’impressionismo si va dalle “Ninfee” di Monet a capolavori di Gauguin, Whistler, Cezanne, Caillebotte, Renoir e Sisley. Spiccano poi i grandi artisti del Novecento italiano: Morandi, De Chirico e Modigliani, arrivando a uno splendido Picasso cubista del 1909. Il movimento impressionista americano ha uno spazio tutto suo, mentre “Figure a teatro” di Edward Hopper mette la ciliegina a una mostra già di per sé imperdibile.

Sala Cinema Santa Caterina

INFO & BIGLIETTI

Dal 15 novembre al 10 maggio, “Da Picasso a Van Gogh” si potrà visitare dal martedì a giovedì con orario 9-18. Nei weekend mostra aperta dal venerdì alla domenica con orario 9-19. Chiuso il lunedì, i giorni 23 e 24 dicembre 2025 e il 7 gennaio 2026. I biglietti si potranno acquistare fino a un’ora prima della chiusura. Da lunedì 4 maggio 2026 (ultima settimana di mostra) tutti i giorni l’orario sarà continuato dalle 9 alle 19. I biglietti senza prenotazione costeranno 15 euro a prezzo intero, 12 a prezzo ridotto per studenti maggiorenni e universitari fino a 26 anni con tessera di riconoscimento, Over 65, giornalisti con tesserino, titolari di Disability Card, guide turistiche con tessera iscritte all’Elenco Nazionale del Ministero del Turismo. Biglietto a 8 euro per i minori da 6 a 17 anni. Prenotando prima si pagherà un euro in più.

IL COMMENTO

«Il ritorno di Marco Goldin a Treviso – conclude il sindaco Mario Conte – è un ritorno pieno di significati, un incontro tra la sua visione di curatore e la vocazione culturale della nostra città che oggi si rilancia con nuova forza e ambizione. Treviso rimane custode del suo patrimonio artistico ma, allo stesso tempo, diventa protagonista attiva nel panorama culturale internazionale a pochi mesi da un appuntamento che ci proietterà al centro del Mondo quando diventeremo hub strategico per le Olimpiadi invernali di Milano-Cortina 2026. La speranza è poi quella di dare continuità alla presenza di Goldin in città, allestendo nuove mostre anche dopo la fine di questa».
Goldin, Conte e Red Canzian