Il Tribunale di Roma ha condannato Nicole Pravadelli. Un nome che a molti potrebbe non dire molto ma che, i titoli di molti giornali ne sono testimoni, è decisamente noto. Si tratta infatti dell’ex fidanzata del cantautore e musicista Alex Brittii. La loro non è una storia conclusasi nel migliore dei mondi, anzi.
Quella che emerge dalla sentenza è una relazione disturbata, contraddistinta da totale assenza di fiducia, possessività, manie di controllo e un costante confine della privacy valicato liberamente. La donna è stata infatti condannata a sei mesi di reclusione per aver spiato l’ex compagno all’interno della sua abitazione, sfruttando una baby-cam.
La condanna
Il giudice ha sancito che Nicole Pravadelli dovrà corrispondere un risarcimento ad Alex Britti, pari alla somma di 6mila euro. Il cantautore si è costituito parte civile nel processo, che si è concluso con la sua ex compagna ritenuta responsabile di interferenze illecite nella sua vita privata.
L’impianto accusatorio, accolto dal Tribunale di Roma, ha evidenziato come la donna avrebbe monitorato Britti attraverso un dispositivo nascosto, connesso a internet, in grado di registrare audio, video e immagini. Un gesto che va ben oltre il sospetto (che, ovviamente, non garantirebbe una giustifica). Una violazione profonda del diritto alla riservatezza, avvenuta proprio nello spazio che si dovrebbe poter considerare il più protetto: la propria casa.
Le registrazioni segrete
In qualche modo tutto ciò ci riporta alla memoria il caso di Stefano De Martino. Le immagini e video rubati, in quel caso, vedevano però alle spalle dei perfetti sconosciuti. Il profondo disturbo per la violazione subita, però, è simile. Non identico perché in questo caso nulla è stato svelato al mondo via web, com’è accaduto al conduttore di Affari Tuoi e alla sua ex compagna Caroline Tronelli.
I fatti risalgono a maggio 2022, quando Pravadelli avrebbe iniziato a controllare Britti nella sua abitazione. È stata utilizzata una baby-cam, installata anni prima per monitorare il figlio della coppia, quando ancora era in corso una convivenza. Il prodotto, dotato di scheda di memoria, vantava un collegamento remoto. Ciò consentiva l’accesso alle immagini in tempo reale, con possibilità di salvataggio dei contenuti.
Le riprese, stando agli atti, mostravano momenti di quotidianità, dettagli della routine domestica e frammenti di vita personale, ai quali nessuno dovrebbe avere accesso. A far emergere il tutto è stata la pubblico ministero Caterina Sgrò, allertata dal giudice che segue il procedimento per l’affidamento del figlio della coppia. Le verifiche del caso hanno poi condotto a un’indagine approfondita, culminata nel processo e nella sentenza.
Chi è Nicole Pravadelli
Nicole Pravadelli, originaria di Milano, è nota al pubblico soprattutto per la sua lunga relazione con Alex Britti. Una storia iniziata nel 2013 e conclusasi nel 2019. I due si erano conosciuti nel corso di un viaggio di lavoro del cantautore, in Sardegna. Avevano poi formato una famiglia nel corso del tempo, accogliendo anche un figlio nel 2017.
Dopo la separazione, la gestione della genitorialità condivisa e le questioni legate all’affido hanno inevitabilmente alimentato tensioni e incomprensioni. Tuttavia, secondo la ricostruzione del Tribunale, tali difficoltà non giustificano in alcun modo la scelta della donna di controllare l’ex partner tramite un dispositivo elettronico nascosto.
La sua difesa, affidata all’avvocata Luisa De Martino, ha sostenuto una lettura diversa dei fatti, ma il giudice ha ritenuto le prove raccolte durante l’indagine sufficienti per emettere una condanna.
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