di
Chiara Evangelista

Pochi volti celebri tra i quindici premiati per aver dato lustro a Milano nel 2025. Riconoscimento anche all’agente Di Martino, già milanese dell’anno per i lettori del «Corriere»

«Premiare gli sconosciuti che fanno grande questa città». Era l’auspicio per il 2026 del sindaco Beppe Sala. In realtà, sembra che già quest’anno sia stata imboccata questa strada. Nell’elenco dei cittadini che il 7 dicembre riceveranno l’Ambrogino d’oro non ci sono volti celebri al grande pubblico. Avvocati, medici, forze dell’ordine compongono la rosa dei premiati. Le eccezioni? I giornalisti Enrico Mentana e Fabio Tamburini, la cantante Jo Squillo. Quindici Medaglie d’oro, sei alla memoria e 20 attestati. Una sola grande medaglia d’oro: al Fondo ambiente italiano. Limitarsi a parlare di scrematura sarebbe un eufemismo. Si è partiti da 280 candidature e ci sono volute quasi sei ore di discussione per definire la lista. Da quanto emerge, sarebbe stata adottata la linea di premiare quelle presenze silenziose che si adoperano per il bene della città, piuttosto che personaggi «famosi» al grande pubblico, conferendo i premi a figure che spiccano in diverse categorie professionali. A ricevere la massima onorificenza saranno i legali Guglielmo Maisto e Alessandro Maniaci. Per il mondo della medicina, ci sono la senologa Paola Martinoni, l’endocrinologo Vincenzo Cimino e il cardiochirurgo Claudio Russo. Presenti i manager Carlo Crocco, fondatore di Hublot, Roberto Leonelli, amministratore delegato di Publicis Groupe Italia, e Alessandro Del Bono, a capo di Mediolanum Farmaceutici.

Per il mondo sportivo, invece, Palazzo Marino premierà Iliass Aouani, l’ingegnere maratoneta che ha regalato all’Italia la medaglia di bronzo ai mondiali di atletica. A ricevere l’ambrogino anche la «signora della musica» Mimma Guastoni, presidente dell’associazione Teatri per Milano, e il poliziotto Christian Di Martino, premiato già un anno fa dal Corriere come «Milanese dell’anno» per aver rischiato di morire durante un turno di lavoro fermando un uomo che lanciava sassi, colpendo i passanti, nella stazione di Lambrate. Onorificenza anche per Iris Tarter, preside emerita dell’istituto Paolo Frisi, e Leonardo Visco Gilardi, presidente della sezione milanese dell’Associazione ex deportati nei campi nazisti. Le uniche eccezioni nella lista delle quindici medaglie sono il direttore del tg di La7 Enrico Mentana e il suo omologo per Il Sole 24 Ore Fabio Tamburini, proposto dall’azzurro Luca Bernardo. Tra le associazioni che riceveranno gli attestati ci sono la sezione milanese della Cgil, ResQ (People Saving People, la ong che salva i migranti in mare) e la scuola militare Teulié. Attestato anche per la presentatrice e cantante Jo Squillo. 



















































Alla memoria, spiccano Carlo Alberto Clerici, «il medico clown», che lavorava con i bambini nei reparti di oncologia; Mario Fezzi, il «robin hood» degli operai, il giuslavorista «attento agli ultimi». Proprio come la giudice Annamaria Gatto. Medaglia anche all’ex presidente dell’associazione Anffas (che riunisce famiglie di persone con disabilità), Marco Pedrini. Infine, riconoscimenti per Luca Targetti, ex responsabile del cast alla Scala e Ivo De Carneri, professore ordinario di parassitologia.


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13 novembre 2025