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Nel 2024, la speranza di vita in buona salute scende in Italia a 58,1 anni, rispetto ai 59,1 anni del 2023 e ai 58,6 anni del 2019. In compenso, la speranza di vita alla nascita raggiunge un nuovo massimo con 83,4 anni (85,5 per le donne e 81,4 anni per gli uomini). È stabile rispetto al 2023 e molto maggiore del 2014 (82,6 anni). In Europa, l’Italia è in posizione favorevole: la speranza di vita alla nascita supera di oltre 2 anni quella media dei 27 Paesi Ue. Questi i dati pubblicati da Istat nel Rapporto Bes 2024 ’ll Benessere Equo e Sostenibile in Italia’.
Metà degli over 74 soffre di patologie croniche
Nel 2024, quasi la metà degli over 74 soffre di patologie croniche o di gravi limitazioni nelle attività che le persone abitualmente svolgono (48,9%). Cronicità e limitazioni gravi tra gli over 74 sono stabili rispetto al 2023, ma nel 2024 il valore è lievemente inferiore al 2014 (51,9%). Nel 2022, la mortalità per tumori tra gli adulti di 20-64 anni è di 7,6 ogni 10mila residenti, con valori più alti tra gli uomini (8,0) rispetto alle donne (7,1). Diminuisce lievemente rispetto al 2021 (7,8), e continua il calo degli ultimi anni (nel 2012 era 9,5). La riduzione è più significativa tra gli uomini: il divario di genere passa da 2,4 punti nel 2012 a 0,9 nel 2022.
La salute mentale
Nel 2024, l’indice di salute mentale (MH) per la popolazione di 14 anni e più è pari a 68,7. Le donne hanno un punteggio inferiore rispetto agli uomini (66,5 contro 70,9). Rispetto al 2016 il valore dell’indicatore peggiora tra i giovani (da 73,4 a 71,8), soprattutto tra le ragazze (da 70,8 a 68,5). Nel 2022, la mortalità per demenze e malattie del sistema nervoso tra gli over 64 è di 35,3 decessi ogni 10mila residenti, più alta tra gli uomini (35,5) rispetto alle donne (34,5). Dal 2012 al 2022, il valore sale da 29,9 a 35,3 decessi ogni 10mila residenti, con aumenti simili in entrambi i sessi.
I fumatori di tabacco e il consumo di alcol
Dalla ricerca Istat emerge che nel 2024, i fumatori di tabacco sono il 20,5% delle persone di 14 anni e più, quota in lieve aumento dal 2023 (19,9%), ma in crescita più evidente rispetto al 2019 (18,7%). L’abitudine è più diffusa tra gli uomini (23,8%) che tra le donne (17,4%), ma il divario di genere si è ridotto (da 9,1 punti nel 2014 a 6,4 punti nel 2024), poiché è diminuita la quota tra gli uomini ed è aumentata tra le donne. Nel 2024 il 16% delle persone di 14 anni e più ha comportamenti a rischio nel consumo di alcol. Dopo le oscillazioni tra il 2020 e il 2022, il fenomeno si è stabilizzato su livelli simili al 2014 (15,9%). Più elevato tra gli uomini (22,5%) che tra le donne (9,7%), nel tempo, tuttavia, si riduce la distanza e i comportamenti delle donne si allineano lentamente agli uomini (il divario era di 15,1 punti percentuali nel 2014, scende a 12,8 punti percentuali nel 2024). Nel 2024, la mortalità per incidenti stradali tra i giovani di 15-34 anni è di 0,6 decessi per 10mila residenti, stabile rispetto all’anno precedente. Si conferma il divario di genere, con un valore più elevato tra gli uomini (uno per 10mila) rispetto alle donne (0,2).
La sedentarietà
