Coraggio, emozione e forza: sono queste le emozioni che hanno caratterizzato l’intervento di Jolanda Renga, figlia di Ambra Angiolini e Francesco Renga, in audizione alla Commissione parlamentare di inchiesta sul femminicidio. La 21enne ha raccontato di fronte ai parlamentari la sua esperienza, dopo essere stata vittima, qualche settimana fa, di un tentativo di ricatto online. Al suo fianco Ambra Angiolini, fiera della determinazione di sua figlia, che è riuscita a trasformare un momento difficile nell’occasione per lanciare un messaggio importante.
Il coraggio di Jolanda Renga e il ricatto online
I fatti risalgono a qualche settimana fa, quando Jolanda aveva ricevuto un messaggio anonimo: “Pubblicherò a mezzanotte le tue foto nuda. Dì pure a tua madre Ambra che se non riceverò 10mila dollari ti rovinerò la vita”. Un messaggio che, come ha raccontato la stessa Jolanda, l’aveva paralizzata per qualche ora. Quelle foto non esistevano, ma la sola minaccia di un possibile contenuto generato con intelligenza artificiale le aveva fatto provare un senso di impotenza e vergogna.
Poteva scegliere il silenzio, invece ha scelto la denuncia. Si è rivolta immediatamente alla Polizia postale, bloccando il profilo del ricattatore e condividendo su Instagram la sua storia. “L’ho fatto – ha svelato – perché non voglio che nessun altro si senta senza via d’uscita. Ho pensato a tutte le ragazze e i ragazzi che non hanno una voce o una famiglia pronta ad aiutarli”.
Durante l’audizione in Commissione, Jolanda ha sottolineato la necessità di educare alla consapevolezza digitale: “Ci sono cose che da soli non possiamo gestire – ha rivelato – e la scuola deve essere un luogo dove imparare anche a difendersi da chi usa la rete per distruggere”. Le sue parole sono state accolte con un lungo applauso, segno di un intervento che ha toccato corde profonde.
Ambra Angiolini, l’emozione per Jolanda e la forza del messaggio
Seduta in prima fila, Ambra Angiolini ha seguito l’intervento della figlia con gli occhi lucidi e grande orgoglio. Quando Jolanda Renga ha concluso il suo discorso, Ambra si è alzata e l’ha abbracciata forte, senza bisogno di aggiungere altre parole. Un gesto che ha commosso tutti i presenti e che ha raccontato, ancora una volta, la potenza del loro legame.
Ambra ha voluto sottolineare la capacità della figlia di trasformare in un atto di libertà un momento di paura. “Ha avuto paura, ma non si è nascosta – ha commentato -. Ha scelto la luce, e con quella luce ha parlato anche per chi non riesce ancora a farlo”.
Nel corso dell’audizione, Jolanda ha dimostrato una maturità straordinaria. La ragazza ha infatti letto dei messaggi che le sono arrivati subito dopo la denuncia, spiegando di essere stata insultata: “Se non avevi foto nuda, di che ti preoccupi?”, ha scritto qualcuno. E altro: “Ma vai, i problemi sono altri”.
Ha poi aggiunto: “Altri hanno completamente ignorato il senso della denuncia e si sono avventati sul mio aspetto fisico: ‘Che dentoni, ma quanto è brutta, poverina’” ha proseguito, toccando un tema sul quale più volte si è soffermata anche in passato. Io sinceramente mi vergognerei a scrivere questi commenti. Non a riceverli, e nemmeno se avessi davvero inviato delle foto” ha aggiunto.
“Sono stati tutti scritti da persone adulte. Ho controllato, e quindi mi viene da chiedermi quale esempio stiano dando queste persone a me e alla mia generazione. Come si può pretendere il rispetto dai giovani, se gli adulti diffondono odio, sarcasmo e giudizio?”. Una riflessione importante a cui, forse, sarebbe il momento di dare la giusta risposta.