Ricavi in crescita grazie alle maggiori vendite delle commodity sul mercato wholesale, in un contesto di prezzi medi crescenti. L’acconto sul dividendo in pagamento dal 21 gennaio 2026
Enel chiude i primi nove mesi del 2025 con utili netti ordinari in aumento del 4,5% a 5,7 miliardi di euro, superiori alle attese degli analisti. Il consiglio di amministrazione ha approvato il resoconto intermedio di gestione e stabilito un acconto sul dividendo per l’esercizio 2025 di 0,23 euro per azione. Verrà messo in pagamento a decorrere dal 21 gennaio 2026. L’Ebitda ordinario è di 17,262 miliardi (+0,9% rispetto ai 17,1091 miliardi nei nove mesi del 2024, +0,9%), nonostante una riduzione dei margini in Italia, sia nel retail per i minori prezzi medi applicati ai clienti che nella generazione,
prevalentemente per la minore disponibilità della risorsa idrica. Questa è stata più che compensata dal positivo contributo della Spagna e della America Latina.
Le previsioni aggiornate
Il gruppo ha aggiornato le previsioni per l’esercizio 2025 con l’attesa di un utile netto ordinario del gruppo «lievemente superiore alla parte alta del range della guidance», compreso tra 6,7 e 6,9 miliardi di euro. La previsione per l’Ebitda ordinario è confermata tra 22,9 e 23,1 miliardi di euro e anche
nel trimestre in corso l’andamento rimane «lo stesso» che nel precedente, ha detto il direttore finanziario del gruppo, Stefano De Angelis in videoconferenza con gli analisti. Il cfo ha anticipato inoltre che Enel sta valutando «possibili opportunità sui data center».
L’aumento dei ricavi
I ricavi dei nove mesi del 2025 sono pari a 59,7 miliardi di euro, in aumento del 3,6% rispetto all’analogo periodo del 2024 grazie ai progressi nella Generazione Termoelettrica e Trading per la vendita di commodity sul mercato all’ingrosso. L’indebitamento finanziario netto è di 57,535 miliardi, «in calo rispetto ai 58,2 miliardi dei primi nove mesi 2024», ha
sottolineato il direttore finanziario.
La produzione a zero emissioni
Senza considerare la variazione del perimetro dovuta in particolare alla cessione di attività in Perù, nei nove mesi del 2025, il risultato netto ordinario del Gruppo Enel risulta in diminuzione di 143 milioni di euro rispetto all’analogo periodo del 2024 (-2,4%). L’energia netta prodotta nei nove mesi scende del 4,1%, (-2,8% a parità di perimetro), e che riguarda anche le fonti rinnovabili. La produzione a zero emissioni ha raggiunto
l’83,3% della generazione totale e la produzione rinnovabile è stata ampiamente superiore a quella da fonte termoelettrica, raggiungendo 98,51 Terawattora (-3,4% dai nove mesi del 2024), a fronte di una produzione da fonte termoelettrica pari a 23,58 Terawattora (-8,9% dal 2024).
13 novembre 2025 ( modifica il 13 novembre 2025 | 20:46)
© RIPRODUZIONE RISERVATA