TRENTO. “Non rimandare, il momento giusto per immunizzare i bambini è ora, prima dell’inizio della stagione epidemica”. E’ questo l’appello che arriva dall’Azienda sanitaria per quanto riguarda la vaccinazione dei più piccoli dal virus respiratorio sinciziale.
Nonostante la disponibilità di un nuovo anticorpo monoclonale in grado di ridurre fino all’80% i ricoveri ospedalieri, i dati di adesione alla campagna di immunizzazione – in particolare nei centri vaccinali territoriali – risultano inferiori rispetto allo scorso anno.
E’ quanto mai importante, invece, essere pronti. Con l’arrivo dei primi freddi anche il virus respiratorio sinciziale torna a circolare, con particolare rischio per neonati e bambini nel primo anno di vita. Il virus sinciziale nei più piccoli può infatti causare bronchioliti e polmoniti che spesso richiedono un ricovero ospedaliero.
Ogni inverno in Trentino un bambino su 50 sotto l’anno di età finisce in ospedale per complicanze legate al virus respiratorio sinciziale e uno su quattro di questi necessita di cure intensive.
Questo virus è una delle principali cause di infezioni respiratorie nei bambini piccoli, in particolare nei primi due anni di vita. L’infezione, più frequente tra novembre e marzo, può causare febbre, tosse e difficoltà respiratoria e, nei casi più gravi, bronchiolite o polmonite che richiedono il ricovero. Il virus respiratorio sinciziale si trasmette facilmente attraverso goccioline respiratorie o superfici contaminate e nei bambini piccoli può provocare forme gravi di difficoltà respiratoria.
Per proteggere i più piccoli Apss offre gratuitamente un anticorpo monoclonale, un farmaco in grado di proteggere i bambini per tutta la stagione invernale.
A partire da ottobre, i bambini nati tra il 1° aprile e il 30 settembre 2025 vengono invitati dai centri vaccinali per la somministrazione, mentre quelli nati tra il 1° ottobre 2025 e il 31 marzo 2026 ricevono la protezione direttamente in ospedale prima della dimissione.
La prevenzione è l’unica arma davvero efficace, poiché non esistono terapie specifiche per questa infezione. “L’immunizzazione è efficace solo se viene fatta prima che il virus inizi a circolare – sottolinea la direttrice del Dipartimento di prevenzione Maria Grazia Zuccali –. Il cirus respiratorio sinciziale raggiunge il picco tra dicembre e gennaio: agire subito significa proteggere i bambini fin dai primi mesi di vita con una sola somministrazione che garantisce copertura per tutta la stagione invernale. È importante che le famiglie rispondano all’invito del centro vaccinale territoriale”.