Gli azzurrini si fanno rimontare tra l’83’ e l’86’, dopo il gran gol del vantaggio di Pisilli. Ora i polacchi hanno 3 punti di vantaggio nel girone E: la prima si qualifica direttamente a Euro 2027, la seconda sarà costretta agli spareggi
L’atmosfera è da Europeo vero, con lo stadio pieno e un avversario di livello. La Polonia ama attaccare, costruire, anche dal basso, e l’Italia – che ha studiato a video parecchio – decide di andare a prenderla forte. La formazione è quella prevista, con Camarda affiancato da Cherubini e Koleosho nel tridente, Pisilli e Dagasso ai lati di Lipani, Comuzzo al fianco di Mane in difesa con Palestra e Bartesaghi sugli esterni. Avvio rapido, subito divertente. Primo recupero alto dell’Italia, destro di Camarda: centrale. Di là, affondo di Pieno, palla dentro per Pietuszewski e Mane oppone il corpo. L’Italia individua nel fianco destro polacco la parte in cui affondare: Bartesaghi lavora con Koleosho, arrivano due cross ben calibrati che raggiungono sul secondo palo Cherubini, di testa palo esterno e di piede al volo diagonale largo. La Polonia vuole costruire da dietro, tra rischi e benefici che il campionato italiano ha abolito: quando salta un anticipo – Mane su Regula – i polacchi volano, Pienko si ritrova in area e scarica sul primo palo, Palmisani copre. Sono però più i rischi: l’Italia pressa bene, alta, recupera tanto nell’ultimo terzo di campo, ma mancano rifinitura o conclusione (Pisilli alto con il destro).
POLONIA-ITALIA A POKER – La partita è apertissima, l’Italia ci è dentro ma deve tenere alta la concentrazione e la line sempre. Basta il minimo dettaglio per rischiare, anche perché Regula si muove e crea spazi, Pienko a sinistra arriva sempre. E al 36’ ha la migliore occasione: strappa palla a Palestra in contrasto in area, salta Comuzzo e va sul sicuro, ma Mane sulla linea salva tutto. Ancora: Regula scappa alla linea, Bartesaghi lo stende al limite dell’area, Duda sbatte sulla barriera la punizione. E poi c’è Petuszewski, genietto all’ala destra, un po’ di testardaggine ma anche tanta qualità: sul finire del tempo, con l’Italia un po’ frettolosa e in affanno, salta Mane e Dagasso e appoggia al limite per Kocaba, destro altissimo. L’intervallo ricarica le energie azzurri. L’Italia rientra ancora più convinta e soffoca tutte le fonti di gioco della Polonia, che non passa più la metà campo. I nostri comandano, sale la spinta di Palestra e Bartesaghi, Pisilli che ha sbagliato tanto nel primo tempo arriva con più puntualità: al 12’ corregge debolmente un cross basso di Cherubini. Ma il romanista si inventa una magia al 16’: cross lungo di Koleosho da sinistra, “Piso” aggancia sul secondo palo, supera con un sombrero Duda e sforbicia sull’altro lato. Gol spettacolare. E Italia avanti, nel punteggio e nel gioco. Da grande. Manca solo Camarda, che partecipa al gioco ma è poco lucido al tiro. Koleosho invece è scatenato, numero sulla sinistra, doppio dribbling e sinistro respinto da Lubik. La Polonia non sembra esserci più, è in confusione, Cisse entrato da centravanti al posto di Camarda prova a sorprenderla.
RIVOLUZIONE POLONIA – Brzeczek cerca di riaccendere i suoi con i cambi, e quello giusto è Faberski. Da solo, il talentino di scuola Ajax ribalta inaspettatamente la partita. Al 38’ scappa a Lipani, ruleta su Comuzzo, fuga e assist facile facile per Bogacz. Pari. Ma va pure peggio. Pienko si riattiva dopo 40 minuti di fiatone, dentro per Faberski, Palmisani respinge ma Kuziemka, altro subentrato, ribadisce con un destro di prima. Ahi, Italia sotto e mai più in superficie: Lipani ci prova da fuori, trova il corpo di Kutwa. Koleosho è l’ultimo ad arrendersi: lo fa al 5’ di recupero, quando viene espulso per la seconda ammonizione, perché un po’ reagisce a una trattenuta prolungatissima di Kozubal. Ora l’Italia insegue, per la qualificazione diretta sarà dura.
la partita —
Chi vince fa un passo deciso verso l’Europeo. Alle 16 l’Italia Under 21 affronta i pari età della Polonia per prendersi la vetta della classifica del Gruppo E. Il ct Baldini punta ancora sul centravanti del Lecce, Camarda, e deve far fronte a diverse assenze. La Polonia, come detto prima del Girone insieme ai nostri, ha una differenza reti migliore: contro le stesse avversarie, i ragazzi di Jerzy Breczek – già ct della nazionale maggiore dal 2018 al 2021 – hanno segnato di più, 15 gol contro 12, senza prenderne nemmeno uno (2 sono invece quelli incassati dall’Italia).
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