di
Francesco Bertolino

L’investitore liquida il fondo Scion: è stato fra i primi a prevedere la crisi dei mutui subprime nel 2008 e da tempo profetizza lo scoppio della bolla dell’intelligenza artificiale

Anche questa volta la profezia di Cassandra è destinata a non essere creduta. Michael Burry, alias Cassandra Unchained su X, ha deciso di chiudere il suo fondo di investimento Scion: «Non capisco più il mercato», ha spiegato ai suoi sottoscrittori. 

Chi è Burry

Burry è noto per esser stato fra i primi investitori a predire e trarre profitto dallo scoppio della bolla dei mutui subprime che ha scatenato la grande crisi finanziaria del 2008 – una vicenda immortalata dal film The Big Short («La grande scommessa») in cui Burry è interpretato da Christian Bale. Da allora le scelte di investimento del gestore hanno sempre fatto notizia sul mercato, anche se negli ultimi anni le sue profezie non si sono avverate. 



















































La profezia sull’IA

Da tempo Burry è convinto che i titoli tecnologici siano sopravvalutati e che l’entusiasmo per l’intelligenza artificiale abbia gonfiato una bolla. Di recente, il gestore è arrivato ad accusare i grandi fornitori di cloud di sottostimare i tempi di obsolescenza delle loro infrastrutture per magnificare i loro profitti. Sulla base di queste tesi, così, Scion ha scommesso somme rilevanti al ribasso sull’andamento di titoli come Nvidia e Palantir, due delle aziende che meglio hanno cavalcato l’onda dell’IA in Borsa. 

La corsa di Wall Street

La «grande scommessa» di Burry contro l’IA sinora non ha pagato. Nvidia ha continuato la sua corsa a Wall Street, diventando la prima azienda a toccare i 5000 miliardi di capitalizzazione. Palantir è arrivata a raddoppiare il suo valore di Borsa. 

Da qui, probabilmente, la decisione di Burry di chiudere il suo fondo Scion, restituendo il capitale ai sottoscrittori. «La mia stima del valore delle azioni non è più, e ormai da un po’ di tempo, in sintonia con i mercati», ha ammesso nella lettera agli investitori. 

Una scommessa persa?

Eppure, benché tardivamente, la Borsa sembra stia iniziando a credere alla profezia di Burry: a Wall Street ha preso a serpeggiare un po’ di incertezza sulle prospettive dell’IA. Nelle ultime cinque sedute Palantir ha perso il 10%, Nvidia il 6,5% e Oracle il 13,2%. 

Cassandra avrà ragione anche questa volta alla fine?

Anche nel 2007, del resto, poco prima dello scoppio della bolla dei subprime, Burry aveva dovuto affrontare una rivolta dei suoi investitori, scettici nei confronti della sua «grande scommessa».

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14 novembre 2025 ( modifica il 14 novembre 2025 | 18:52)