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Redazione Sport
Il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis si riferisce agli infortuni di Anguissa e Rrahmani eva all’attacco degli organismi internazionali: «I calciatori prendono lo stipendio dai club, che devono decidere se mandarli in Nazionale. Se si infortunano, ci risarciscano e riaprano il mercato»
Nuovo duro attacco di Aurelio De Laurentiis al sistema calcio internazionale. Il presidente del Napoli, intervenuto in video collegamento a «Motore Italia, edizione America’s Cup», ha denunciato il problema degli infortuni in Nazionale e chiesto cambiamenti strutturali: «Ho prestato Rrahmani ed è tornato sfasciato, Anguissa è tornato sfasciato. Non si può andare avanti così. I giocatori prendono uno stipendio dalle società e le società devono poter decidere se mandarli nelle Nazionali o no».
AdL ha così rilanciato una proposta provocatoria: «Se un giocatore si infortuna in Nazionale, si deve riaprire una finestra di mercato e ci devono risarcire. Ma sembra che alla Fifa e all’Uefa dei campionati nazionali non interessi nulla». Il patron azzurro ha anche chiesto una riforma del calendario: «Quando ci sono i campionati devo arrivare fino alla fine senza interruzioni, bisogna avere meno squadre, fare meno partite».
Non per questo, però, il n. 1 azzurro è contro l’Italia: rimane, infatti, più ottimista sulle prospettive della Nazionale di Gennaro Gattuso, in caccia della prima qualificazione ai Mondiali dopo 11 anni: «Conosco Gattuso, ha vinto con me una Coppa Italia, ha un bel piglio, è uno cocciuto, è stato un grandissimo centrocampista. Lui ce la dovrebbe fare».
Inevitabile, naturalmente, parlare anche dell’evento che nell’estate 2027 porterà il più antico trofeo del mondo, l’America’s Cup di vela, nel Golfo di Napoli. Un evento per il quale De Laurentiis ha ringraziato il sindaco Manfredi e la presidente del Consiglio Meloni: «La competizione porterà un enorme fatturato. Queste imbarcazioni sono la vera Formula 1 del mare, sarà una giostra per il piacere degli occhi. E Napoli sta ritornando centrale in Europa. Non abbiamo mai scommesso sul Sud dove la regina non può essere che Napoli. Bisogna investire al Sud».
14 novembre 2025
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