Lorenzo Musetti ha concluso la sua stagione nella serata di ieri a Torino. La sconfitta nelle ATP Finals 2025 contro Carlos Alcaraz ha scritto la parola fine su un’annata (visto la rinuncia in Coppa Davis) in cui i miglioramenti del toscano sono tangibili, rappresentati da una classifica da top-10 e da riscontri che sono da tennista di alto livello.
Certo, si è prolungato il digiuno relativo alla conquista di un titolo ATP fermo all’ottobre del 2022. Tuttavia, quanto messo in mostra dal carrarino in questa stagione certifica la crescita del giocatore, come rappresentato da tutta una serie di dati. Un bilancio da 45 vittorie e 23 sconfitte per Lorenzo (66%), percentuale sensibilmente migliore rispetto al 2024 in cui questo rapporto era pari al 60%.
Musetti è stato, per rendimento, nella top-3 sulla terra rossa, con 19 vittorie e 5 sconfitte, raccogliendo i seguenti risultati:
- Finale a Montecarlo;
- Semifinale a Madrid;
- Semifinale a Roma;
- Semifinale al Roland Garros.
Riscontri decisamente migliori poi sul duro all’aperto con 18 vittorie 11 sconfitte, rispetto alle 13 affermazioni in 25 partite del 2024. Da ricordare, infatti, il raggiungimento dei quarti di finale agli US Open. Un anno che probabilmente sarebbe stato anche migliore, non ci fossero stati alcuni infortuni che l’hanno privato praticamente della stagione sull’erba, arrivando a Wimbledon fuori condizione, e dello swing sudamericano dove avrebbe potuto monetizzare.
Resta però un gap sensibile dalla vetta, rappresentata da Alcaraz e Jannik Sinner. L’evoluzione del servizio in positivo è un dato da rimarcare, ma se Musetti vorrà davvero avvicinarsi al vertice dovrà cercare di affinare altre caratteristiche: il secondo colpo in uscita dal servizio e la necessità di essere aggressivo, usando con maggior frequenza la rete. Il suo ampio repertorio tennistico può metterlo nelle condizioni di evolversi, la continuità è l’aspetto che può fare la differenza.