Sono un totale di 194 le opere d’arte delle collezioni civiche esposte nei nuovi allestimenti al San Domenico. Due bracci del piano terra del grande complesso museale, con l’inaugurazione di venerdì sera, accolgono la nuova sezione “Grandi donatori” e la ritrovata Collezione Verzocchi, che comprendono opere che prima erano esposte a Palazzo Romagnoli – sede ora destinata a Biblioteca comunale, in attesa del lungo e laborioso restauro del Palazzo del Merenda.
Leggi le notizie di ForlìToday su WhatsApp: iscriviti al canale
Impossibile pensare che una città che si candida a Capitale Italiana della Cultura tenesse a lungo nei magazzini una collezione così caratteristica e riconoscibile come la quadreria della Verzocchi. Per cui una nuova esposizione, realizzata in una decina di sale (la metà delle quali ricavate plasticamente nel corridoio attraverso leggeri divisori), il tutto con un inedito allestimento dominato dalla tinta marrone, è destinata a dare una risposta immediata a chi vuole arrivare a Forlì e vedere le 70 opere della collezione.

La Collezione “merita una fruizione e il Comune la deve dare”, spiega il sindaco Gian Luca Zattini. “Non resterà in questa collocazione neanche molto tempo – continua Zattini -, ma noi come Comune dobbiamo mettere a disposizione il bello che la città ha”. Ritrova quindi piena fruibilità la collezione disallestita recentemente da palazzo Romagnoli, con la novità che sono anche esposti in un’unica stanza tutti i 70 ritratti degli artisti a cui Giuseppe Verzocchi aveva commissionato le opere, ritratti chiesti agli autori dallo stesso committente.
Abbonati alla sezione di inchieste Dossier di ForlìToday
Assieme alla Verzocchi sono poi in mostra le opere elargite dalla città dai grandi donatori, che vengono unite in una sezione unica. Le due sezione sono state inaugurate al pubblico venerdì sera in un’ala finora non utilizzata del San Domenico. A seguire il progetto di riallestimento sono stati il dirigente del servizio Cultura Stefano Benetti e Lorenza Montanari, funzionaria dell’unità Musei, che si sono avvalsi delle scelte stilistiche di Alessandro Lucchi e del supporto scientifico dei co-curatori Omar Cucciniello, conservatore della Galleria d’Arte Moderna di Milano e Francesco Leone, docente di storia dell’arte all’Università di Chieti-Pescara. A precedere l’inaugurazione c’è stata una partecipata serata degli incontri “Un’opera al mese”, dedicata ad Adolfo Wildt.

La sezione “Grandi donatori”, che mette assieme opere eterogenee tra loro è unita dal filo conduttore della donazione: “Con il loro gesto, le famiglie dei donatori hanno contribuito ad arricchire e incrementare in maniera significativa il patrimonio storico-artistico cittadino e le istituzioni museali. Dedicare a loro un nuovo percorso espositivo significa anche omaggiare la loro generosità e il loro senso civico”, spiega sempre il sindaco.
Le 9 sale dedicate alla sezione, mettono assieme le donazioni di Raniero Paulucci di Calboli, Arturo e Ada Righini, Giuseppe Pedriali. Dalla donazione di Raniero Paulucci di Calboli arrivano 7 sculture di Adolfo Wildt; da Arturo e Ada Righini una collezione di capolavori di Giorgio Morandi (9 opere) ed infine dalla donazione Giuseppe Pedriali 28 dipinti di artisti tra ‘600 e ‘900. “La nuova sezione Grandi Donatori e il riallestimento della Collezione Verzocchi rappresentano uno spazio pubblico ritrovato dove poter ammirare una raccolta di capolavori e opere di grande spessore artistico”, aggiunge il vicesindaco con delega alla Cultura Vincenzo Bongiorno.
La nuova sezione Sezione Grandi Donatori e Collezione Verzocchi sarà visitabile gratuitamente sabato 15 e domenica 16 , dalle 9.30 alle 20 e, a partire da martedì 18 novembre, tutti i giorni dal martedì al venerdì, dalle ore 9.30 alle 19; il sabato, domenica e giorni festivi dalle 9.30 alle 20. Previsto anche un biglietto unico che arriva a 12 euro di costo massimo e che permette di visitare tutte le collezioni civiche, sia quelle precedenti che quelle nuove, assieme alla mostra delle fotografie di Letizia Battaglia.