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Il futuro della INEOS-Grenadiers potrebbe virare verso la Francia. Quella che è stata forse la più grande corazzata nel mondo del ciclismo nel secondo decennio degli anni Duemila, quando come Team Sky dominava i Tour de France, oggi è una squadra quanto meno ridimensionata: nel 2025 l’unica top ten nella classifica generale di un Grand Tour è stato il settimo posto di Egan Bernal al Giro d’Italia, nelle Monumento il solo (ottimo) secondo posto di Filippo Ganna non basta a tracciare un bilancio particolarmente positivo. L’arrivo di altre superpotenze di certo ha influito, ma anche la situazione economica nel club inglese non è così fiorente come in passato, tanto da far pensare all’ingresso di TotalEnergies come nuovo co-sponsor a partire dal 2027.

È Cyclingnews a ricostruire la situazione nei dettagli. Secondo quanto riportato dal sito, Jim Ratcliffe, proprietario di Ineos, sarebbe incline a contenere l’investimento nella sponsorizzazione della squadra ciclistica. Se nel 2019, anno in cui ha iniziato a essere main sponsor del team (subentrando appunto a Sky), aveva investito circa 43 milioni di euro, la cifra è aumentata a poco più di 50 milioni nel 2025. Adesso, però, il miliardario vorrebbe abbassare l’asticella: per il 2026 il suo impegno sarebbe “limitato” a un importo tra i 35 e i 40 milioni di euro all’anno.

I conti della INEOS-Grenadiers sono stati sistemati dall’ingresso di TotalEnergies, che a partire dal Tour de France 2025 campeggia sulle maglie del team britannico. Lo sponsor francese ha messo sul piatto un importo di circa 15 milioni di euro, che ha permesso alla squadra di mantenere lo stesso budget per il 2026. La situazione però potrebbe evolversi rapidamente. TotalEnergies ad oggi è main sponsor dell’omonima squadra con licenza Professional, ma ha già annunciato che non rinnoverà l’accordo, in scadenza a fine 2026. È facile immaginare che dietro questa strategia ci sia l’idea di legarsi in maniera più concreta alla INEOS-Grenadiers, con due passaggi: il titolo di co-sponsor a partire dal 2027 e, sempre secondo Cyclingnews, un possibile passaggio a una licenza francese nel 2028 o 2029, acquisendo la maggioranza del team. Un cambiamento che sarebbe epocale per quella che, ad oggi, è l’unica squadra britannica rimasta nel WorldTour.

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