Un viaggio tra arte, storia, riscoperte e nuovi dialoghi con il contemporaneo: si presenta così l’autunno di nuove mostre, approfondimenti e incontri dei Musei Civici di Venezia.
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A Palazzo Ducale
A Palazzo Ducale, dall’11 ottobre al 6 gennaio 2026, le sale dell’Appartamento del Doge ospiteranno una nuova, importante esposizione dal titolo “La Democrazia attraverso il Diritto. Dalla Serenissima Repubblica alla Commissione di Venezia del Consiglio d’Europa”, attività parte delle celebrazioni per il 35° anniversario della Commissione Europea, comunemente nota come Commissione di Venezia: un importante confronto storico-giuridico tra le leggi fondanti il sistema elettivo della Serenissima e il moderno stato di diritto affermatosi in Europa.
Museo Correr e Ca’ Rezzonico
Al Museo Correr, dal 23 ottobre a febbraio 2026 prenderà invece forma il progetto espositivo “Karen LaMonte. Nocturnes”, primo appuntamento dei Dialoghi canoviani, che pone in relazione la scultura contemporanea dell’artista americana con il pensiero neoclassico di Canova, in una meditazione visiva tra corpi e visioni notturne. Ancora, aprirà al pubblico dal 26 settembre e fino al 12 gennaio l’esposizione dedicata all’Album Cicognara a Ca’ Rezzonico – Museo del Settecento veneziano: una mostra che riunisce per la prima volta i disegni raccolti dal grande intellettuale neoclassico. Un liber amicorum con opere di Appiani, Bossi, Hayez, Canova e autori francesi, testimonianza preziosa della cultura figurativa dell’Italia tra fine Settecento e inizio Ottocento.
Le mostre a Ca’ Pesaro
La stagione autunnale a Ca’ Pesaro – Galleria internazionale d’arte moderna si apre con una mostra attesa e inedita: “Gastone Novelli (1925–1968)”, in programma dal 15 novembre 2025 al 1° marzo 2026, a cura di Elisabetta Barisoni e Paola Bonani, con la collaborazione dell’Archivio Gastone Novelli. L’esposizione intende restituire la centralità della figura di Novelli nella cultura visiva europea del secondo dopoguerra, esplorando la sua carica sperimentale, l’impegno politico e il linguaggio radicalmente poetico e allo stesso tempo celebrare l’entrata nelle collezioni civiche veneziane di due capolavori dell’artista in donazione dall’Archivio Novelli. Sempre dal 15 novembre 2025 e fino al 1° marzo 2026, le Sale Dom Pérignon al secondo piano ospiteranno “Terry Atkinson. Arte e linguaggio”: una mostra per presentare alcune fasi cruciali del lavoro di Terry Atkinson, uno dei più importanti artisti inglesi degli ultimi decenni.
Le proposte del Museo Fortuny
Il Museo Fortuny celebrerà il ritorno della fotografia con la mostra “Antonio Beato. Ritorno a Venezia. Fotografie tra viaggio, architettura e paesaggio” (15 ottobre – 12 gennaio), mentre al Museo di Palazzo Mocenigo (Centro studi di storia del tessuto, del costume e del profumo), la stagione si conclude con un raffinato viaggio, “andata e ritorno”, tra Occidente e Oriente: dal 5 dicembre al 5 aprile 2026 in mostra “Il kimono maschile”, in collaborazione con il Museo d’Arte Orientale di Venezia, dedicato al fascino del Giapponismo e alla storia del costume giapponese tra Ottocento e primo Novecento.
Museo del Vetro di Murano
Al Museo del Vetro di Murano, spazio invece, in occasione di The Venice Glass Week alla mostra “Vero Casanova” (13 settembre – 18 gennaio), ideata dal Consorzio Promovetro Murano in collaborazione con i musei civici, per rendere omaggio a una delle figure più affascinanti e complesse del Settecento veneziano attraverso un percorso immersivo che ruota attorno a undici opere e installazioni in vetro firmate dai maestri muranesi. Sempre dal 13 settembre e fino al 6 gennaio 2026, il museo ospiterà le opere partecipanti al quarto concorso internazionale “La tua perla per Venezia”, a cura di Comitato per la salvaguardia dell’arte delle perle di vetro veneziane. Il 2025 chiuderà poi il progetto “L’Ottocento: dalla crisi alla rinascita”, destinata a diventare esposizione permanente dal 12 dicembre.
Le opere di Munch a Mestre
Spostandosi in terraferma, le nuove sale del Centro Culturale Candiani, oggetto di importante restyling, apriranno dal 29 ottobre al 1° marzo con la mostra “Munch e la rivoluzione espressionista”: un percorso che esplora il lascito rivoluzionario del pittore norvegese e la sua influenza sulla cultura visiva. L’esposizione, attraverso opere originali, grafiche della collezione della collezione della Galleria d’Arte Moderna Ca’ Pesaro e confronti visivi, illustra come il linguaggio di Munch abbia influenzato il panorama artistico del Novecento, aprendo la strada a una nuova sensibilità espressiva.