A Torino va in scena una sfida intensa e vibrante, con l’Italia che parte senza timori e mette subito pressione ai campioni del mondo. Gli azzurri approfittano dell’avvio nervoso del Sudafrica e del rosso diretto a Mostert, ma non riescono a capitalizzare una lunga fase di dominio territoriale. Gli Springboks restano cinici, colpiscono nei momenti chiave e indirizzano il primo tempo con la meta di van Staden allo scadere. Nella ripresa l’Italia reagisce con coraggio, accorcia con Garbisi e trova speranza con la fiammata di Capuozzo, prima che il finale premi definitivamente gli ospiti.

L’avvio vede come sempre protagonista Zuliani, che strappa l’ovale e obbliga al fallo gli Springboks che avevano iniziato subito forte palla in mano. Al 6’ bella fiammata di Monty Ioane, poi calcetto, ma l’arbitro vede un fallo azzurro e nulla di fatto. Al 12’ una possibile svolta. Placcaggio duro e volontario di Franco Mostert su Garbisi e cartellino rosso diretto e permanente. Garbisi poi non trova i pali dalla piazzola. Prova subito a sfruttare la superiorità numerica l’Italia, ma difende bene il Sudafrica.

Tanto territorio e possesso per gli azzurri, che però faticano a rendersi realmente pericolosi palla in mano. Al 26’ nuovo fallo sudafricano, Paolo Garbisi di nuovo sulla piazzola ma nuovo errore. Alla mezz’ora prova a rendersi pericoloso il Sudafrica, brutto errore azzurro in touche che regala la palla agli ospite. Difende bene l’Italia ma al 34’ Handré Pollard va sulla piazzola e Sudafrica avanti 0-3. Prova a reagire la squadra azzurra, ma un in avanti ferma l’attacco dei padroni di casa. Ma sulla mischia seguente fallo sudafricano e al 37’ Garbisi trova i pali e 3-3. Ma a tempo scaduto arriva la meta del Sudafrica, che sfrutta una punizione di seconda, spingono con il pack e vanno oltre con Marco van Staden per il 3-10 con cui si va al riposo.

Avvio forte dell’Italia a inizio ripresa, con il gioco aereo che ora funziona e al 43’ va sulla piazzola Garbisi per il 6-10. È una bellissima Italia in questo secondo tempo, con un Louis Lynagh scatenato sui palloni alti, Zuliani che domina sui punti d’incontro e azzurri che hanno una nuova chance. Ennesima, però, occasione persa con il pallone che scivola dalle mani di Menoncello e nulla di fatto. Insiste l’Italia, gioca molto bene e Sudafrica che si salva solo con una serie di falli volontari e arriva il cartellino giallo per van Staden e per 10 minuti doppia inferiorità per gli Springboks. Al 52’ va sulla piazzola Garbisi per il 9-10. Immediata, però, la reazione ospite e al 54’ ha una punizione per Pollard e punteggio sul 9-13. Altra brutta notizia per l’Italia due minuti dopo, quando un placcaggio alto di Lorenzo Cannone costa il cartellino giallo per l’azzurro. Ora ha alzato il ritmo il Sudafrica, soffre l’Italia – che può recriminare delle occasioni sprecate nella prima ora di gioco – e al 60’ arriva la meta di Morne van den Berg che fa scappare gli Springboks sul 9-20.

Ma quando l’Italia sembra in ginocchio, ecco che gli azzurri hanno la forza mentale di ributtarsi in attacco e dopo una bella azione è Ange Capuozzo a infilarsi nel buco e a schiacciare per il 14-20 e match riaperto. Alza il livello in difesa l’Italia, pressione asfissiante sui portatori di palla sudafricani e azzurri che provano a rendersi nuovamente pericolosi. E, invece, è il Sudafrica a mettere il tassello finale sul risultato, con Grant Williams che va a schiacciare il 14-27. Ha finito la benzina l’Italia, che dopo aver giocato alla pari col Sudafrica per quasi tutto il match ora non ce la fa più. E, così, nel finale dilaga il Sudafrica, paga più del dovuto l’Italia, e va in meta Ethan Hooker per il 14-32 finale.