Fratelli d’Italia annuncia il condono edilizio in un emendamento alla manovra e le opposizioni vanno all’attacco. Per il leader M5S Giuseppe Conte il governo “si presenta con la riapertura del condono previsto da Berlusconi, per cercare di prendere qualche voto in più in Campania. Tutto questo è pazzesco, significa essere scollati dalla realtà”.
Anche il leader di Italia viva, Matteo Renzi, è critico: “Tre mesi fa a Rimini, il meeting di Cl e tutta la stampa applaudivano Giorgia Meloni che annunciava un piano casa da 15 miliardi. In Legge di Bilancio non c’è un centesimo. Però ieri in Campania, Giorgia Meloni ha annunciato il suo piano casa: un mega condono. Annunciano un condono, in Campania, la settimana del voto!”. Continua l’ex premier: “Questo non è riformismo, questo è il governo dei mediocri, questo è il governo del voto di scambio.
Interviene anche il Pd, con il capogruppo al Senato Francesco Boccia che in una intervista al Mattino di Napoli parla di “promessa da campagna elettorale” e aggiunge: “Siamo curiosi di sapere cosa ne pensa Meloni”. “L’ennesima vergogna di un manovra che ignora la crisi climatica e che non mette un euro per chi la casa non ce l’ha”. Così in una nota Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera
Il leader Avs Angelo Bonelli che ieri aveva parlato di “vergogna”, oggi torna ad attaccare la premier: “Giorgia meloni tace perché quel condono edilizio lo rivuole eccome: serve alla sua campagna elettorale. Aveva giurato: ‘con me mai più condoni’. Oggi, invece, guida un governo che dell’abusivismo vuole fare uno strumento politico”.
La questione condono si è riaperta ieri con il senatore FdI Antonio Iannone. “Riapriamo i termini della sanatoria edilizia prevista dalla legge del 2003” (quando a Palazzo Chigi c’era Silvio Berlusconi), aveva postato sui suoi social l’esponente del partito della premier, allegando l’emendamento depositato a Palazzo Madama sulla manovra.
La misura potenzialmente riguarda tutta la penisola ma nei fatti mira alla Campania, che all’epoca sotto la guida dell’allora presidente Antonio Bassolino non aderì. “E’ una cosa sacrosanta”, il commento del candidato del centrodestra alla presidenza della Regione Campania, Edmondo Cirielli.
“Aprire di nuovo un condono è un regalo a chi ha violato le leggi in questa regione”, ha detto il segretario Fillea Cgil Campania, Enzo Maio.
La polemica è innescata e a poco serve la precisazione da via della Scrofa: “Nessun nuovo condono. Sì tratta di una sanatoria, che consiste nella riapertura dei termini di una vecchia normativa per sanare vecchie pendenze di persone che anche se hanno pagato per accedere al condono ne sono rimaste escluse”.
Mentre sembra frenare il leader di Forza Italia Antonio Tajani che chiede di “valutare gli edifici a rischio caso per caso”.