di
Erica Dellapasqua

Il velista pescarese, accusato di traffico internazionale di droga e recluso a Port Moresby, assolto in Appello. Gli è stato diagnosticato un cancro al colon

«Al telefono abbiamo pianto: sono incredula, è la fine di un incubo dopo tanti anni di sofferenza». É emozionata e sollevata Juanita Costantini, compagna di Carlo D’Attanasio, il 56enne abruzzese incarcerato in Papua Nuova Guinea per 5 anni e infine assolto dall’accusa di riciclaggio di denaro.

La notizia della liberazione era stata confermata ieri, 31 luglio, dal ministro degli Esteri Antonio Tajani: «Carlo è libero», ha annunciato in conferenza stampa all’Unità di crisi della Farnesina, precisando che attualmente D’Attanasio «è ricoverato in ospedale per problemi di salute». Allo skipper è stato diagnosticato un cancro al colon, quarto stadio.



















































Velista, di Pescara, D’Attanasio dopo 5 anni è uscito da una piccola cella di Port Moresby, capitale della Papua Nuova Guinea, dopo l’ultima decisione della Corte d’Appello del Paese, che ha ribaltato la sentenza di primo grado che invece, accusandolo di trafficare con la droga, gli aveva inflitto una pena detentiva di 19 anni.

La barca a vela, lo schianto dell’aereo con la droga

D’Attanasio era partito con la sua barca a vela nel 2019, per compiere il giro del mondo in solitaria. Poi, nel marzo 2020, giunto sull’isola, è accaduto l’impensabile. Un piccolo aereo si schiantò al suolo e D’Attanasio, assieme ad altri tre autoctoni, venne accusato di trafficare il carico di cocaina che la polizia trovò all’interno del velivolo. In pratica, un corriere della droga. Il 3 agosto fu arrestato e poi l’accusa di traffico internazionale di stupefacenti divenne riciclaggio internazionale.

Accuse sempre contestate dai suoi legali, che hanno più volte parlato di processo indiziario e viziato da irregolarità e fatto ricorso. 

La moglie, Juanita, ora dice che è finito un incubo. «Stanotte verso le 2 Carlo ha provato a chiamarmi ma dormivo, stamattina ho visto le telefonate e lui stesso mi ha confermato: mi ha raccontato tutto, è libero. Piangeva, abbiamo pianto – racconta – però la telefonata è stata veloce: doveva parlare con chi di dovere per mandare avanti tutta la procedura che c’è da fare».

«Sono incredula ma voglio rimanere con i piedi per terra: finché non lo vedo qui… È una sensazione che non riesco a spiegare: sono passati 5 anni di sofferenze, di lontananza. Carlo stamattina era ancora nella struttura medica in cui ha passato già diverso tempo per le cure palliative per la sua malattia». Per il ritorno a casa «serviranno almeno 2 o 3 settimane, secondo quanto mi dicono lui e l’avvocato».

Juanita e Carlo hanno un figlio, Enea, di 9 anni: «A lui ancora non ho detto niente, continua a sapere che papà è a lavoro – dice Juanita – perché finché non sono certa, finché non lo vedo arrivare in Italia, non posso dargli speranze».

«Sono innocente»

D’Attanasio aveva parlato subito, dopo la liberazione. «Sono davvero felice, vi ringrazio tanto di aver avuto fiducia in me. Non smetterò mai di ringraziarvi di aver creduto in me e nella mia innocenza», aveva fatto sapere all’Ansa tramite il suo legale, l’avvocato Mario Antinucci.

«Carlo D’Attanasio nell’anima è tornato a vivere perché la notizia dell’assoluzione con formula piena, con queste modalità, brilla come la stella più alta nel cielo del suo firmamento. Le condizioni di salute restano gravissime, malattia oncologica al quarto stadio. Tutti lo aiuteremo. Tutti, nessuno escluso, lo dobbiamo aiutare per tornare in Italia e curarsi nel modo migliore», ha aggiunto l’avvocato. «Naturalmente – ha concluso il legale – è importante curare il canale diplomatico in ragione delle gravissime condizioni di salute del signor D’Attanasio. Deve rientrare in Italia, deve essere assistito in chiave sanitaria nella trasferta e noi abbiamo ribadito ai familiari, come a chi di dovere, la nostra disponibilità ad andarlo a prendere a Singapore che è il primo scalo aereo da Port Moresby da cui partirà».


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1 agosto 2025 ( modifica il 1 agosto 2025 | 09:54)