di
Marco Sabella
Da inizio anno le quotazioni sono cresciute del 55% fino a 4.380 dollari l’oncia. Nelle ultime settimane la presa di beneficio che tuttavia potrebbe preludere a un nuovo scatto in avanti
Dopo un rialzo sfrenato che ha portato le quotazioni dell’oro a crescere del 55% da inizio anno ad oggi, fino a un massimo di 4.380 dollari l’oncia toccato nel mese di ottobre, il metallo giallo sembra prendersi una pausa di riflessione. Secondo dati di Bloomberg dopo 8 settimane consecutive di afflussi netti di investimenti in oro attraverso gli Etf, gli strumenti finanziari che replicano, a basso costo, l’andamento delle quotazioni del metallo, negli ultimi 21 giorni si registrano deflussi netti nel bilancio tra acquisti e vendite di oro attraverso gli Etf. Le quotazioni dell’oro si sono così leggermente ridimensionate e oggi, 12 novembre, il prezzo è stato pari a 4130 dollari per oncia sul mercato spot di Londra. Ma la festa sembra tutt’altro che finita.
Un margine di rialzo del 25%
La corsa del prezzo dell’oro potrebbe infatti proseguire nei prossimi mesi
arrivando, entro la fine del 2026, a superare i 5.000 dollari l’oncia. Questa perlomeno è la previsione di JP Morgan Private Bank, secondo cui il metallo prezioso, bene rifugio per eccellenza, potrebbe arrivare a
toccare alla fine del prossimo anno i 5.200-5.300 dollari l’oncia (31,103 grammi). Rispetto alle quotazioni attuali, che sia per il prezzo spot (a pronti) che per i contratti futures oscillano intorno ai 4.100 dollari,
si tratterebbe di un balzo di circa il 25%.
Tra le motivazioni del rialzo, gli analisti della banca d’affari citano gli acquisti delle banche centrali, «fattore chiave» della corsa dell’oro negli ultimi due anni.
Rialzo strutturale
La stima di JpMorgan supera di oltre il 10% le previsioni di crescita delle quotazioni per fine 2026 fatte da Goldman Sachs appena due settimane fa, secondo cui il prezzo del metallo alla fine del prossimo anno si assesterà intorno ai 4.900 dollari per oncia, un rialzo “solamente” del 15% rispetto ai prezzi correnti. Le quotazioni dell’oro rimangono comunque strutturalmente rialziste perché il metallo si avvantaggia dello scenario di riduzione dei tassi di interesse negli Stati Uniti oltre che di una crescente domanda di ora da investimento per diversificare e stabilizzare i rendimenti di portafoglio.
15 novembre 2025 ( modifica il 15 novembre 2025 | 15:38)
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