Il semaforo verde si è acceso nella tarda mattinata di ieri, quando la giunta regionale, presieduta da Francesco Rocca, ha approvato il nuovo Atto Aziendale della Asl di Frosinone. Nei giorni scorsi il direttore generale dell’Azienda Arturo Cavaliere aveva deliberato il provvedimento, imprimendo un’accelerazione molto forte sul versante della riorganizzazione. Ma lanciando anche un messaggio forte e chiaro. E cioè che lui alla guida dell’Azienda di via Fabi intende lasciare il segno. Come si era capito dalla nomina dei due nuovi direttori, Giovannino Rossi per la parte amministrativa e Maria Giovanna Colella per quella sanitaria. Entrambi prendono servizio oggi. Ora si apre una fase nuova, decisiva e sfidante.
Le principali novità
I dipartimenti passeranno da 9 a 13. E ce ne sarà uno di Chirurgia Oncologica. Ne verrà attivato uno monotematico su farmaci e dispositivi, che gestirà in assoluta autonomia l’attività farmaceutica. Verrà costituita un’Area Critica Interpresidio. Sarà prevista l’istituzione di un dipartimento di Chirurgia Oncologica, Robotica ad Alti Impatto sull’apparato locomotore e di genere. Con due nuove Unità operative semplici di Chirurgia Robotica. Si sottolinea nell’Atto: «È il segno dell’attenzione, in piena sinergia con l’Amministrazione regionale, nei confronti delle nuove frontiere della tecnologia e dell’innovazione nell’assistenza sanitaria». All’interno della Direzione generale, nelle aree di staff, compare inoltre l’Unità operativa complessa Affari generali, struttura con funzione centrale e olistica rispetto alle attività aziendali e nel cui alveo è costituita l’Unità operativa semplice Avvocatura.
Il via libera permetterà all’Azienda di approvare regolamenti, attribuire incarichi, costituire comitati e nominare i direttori di Uoc e Dipartimento. Passaggio, quest’ultimo, fondamentale per la valorizzazione delle risorse umane. Le Unità operative complesse saranno 85: 53 ospedaliere, 11 amministrative, 21 a valenza territoriale. Vale la pena di sottolineare come la “filosofia” dell’Atto viene sottolineata attraverso la citazione di una frase di Paolo Crepet (psichiatra, sociologo, saggista). Questa: «Perché le cose belle sono difficili. Sono fatte così le cose belle. Sono belle e difficili. Per avere una cosa bella devi faticare. Non te la regalano. Quello che ti regalano è la banalità, la mediocrità. Quella è gratis. La vita non è andare in un supermercato e non fare neanche la fatica di mettere i barattoli dentro il carrello. E arrivi alla cassa e ha già pagato il nonno. Questa non è la vita. La vita è spingere il proprio carrello, scegliere le cose e pagare. Questa è la vita. Poi avrai un carrello enorme, meraviglioso, oppure un carrellino. Ma è sempre dignitoso. È il tuo. E non è quello degli altri…». Sempre nell’Atto Aziendale si rileva: «Approvare questo Atto di governo non è soltanto una formalità ma è il punto di partenza di un percorso con cui diamo gambe all’Azienda».
L’impianto e la prospettiva
L’Atto aziendale è composto di 250 pagine. Si legge nel documento: «Il presente atto vuole riposizionare l’Asl di Frosinone nell’ambito di un’offerta regionale anche in virtù dell’estensione territoriale – 91 Comuni – e della geolocalizzazione (limitrofa alle regioni Campania, Abruzzo, Molise). La valorizzazione delle risorse umane e professionali che operano nell’Azienda rappresenta lo strumento principale sul quale intervenire per garantire il miglioramento della qualità delle cure. Pertanto acquisiscono un ruolo fondamentale i processi di formazione ed aggiornamento, soprattutto sul campo “on the job”, che saranno promossi anche con la partecipazione e collaborazione di istituzioni esterne, in particolare delle Università per l’apporto di tecniche di ricerca e innovazione organizzativa. La Asl di Frosinone esplica nel documento il ruolo anche di Clinical Trial Center che opererà a supporto per l’implementazione di linee di ricerca». Da non trascurare l’aspetto demografico, destinato ad incidere sulle strategie sanitarie. Si rileva nell’Atto aziendale: «Si evidenzia ulteriormente come la popolazione della Asl di Frosinone stia invecchiando velocemente da tempo, e con livelli più veloci e preoccupanti rispetto alla media regionale e nazionale. Al 1° gennaio 2023 l’indice di vecchiaia ha raggiunto il valore del 209%, vale a dire che per ogni bambino di 0-14 anni, ci sono più di due persone con oltre 65 anni». Un elemento del quale tenere conto.
La futura organizzazione
Si articola sui 13 Dipartimenti. Ecco la mappa: 1) Logistica, sicurezza, patrimonio, Hta e transizione digitale; 2) Emergenza e tecnologie integrate per l’anestesia e rianimazione, sepsi, insufficienza d’organo, procurement trapianti – Area critica interpresidio; 3) Scienze mediche e metaboliche; 4) Materno infantile ospedale territorio; 5) Neuroscienze, neurochirurgia e organi di senso; 6) Chirurgia oncologica, robotica ad alto impatto su apparato locomotore e di genere; 7) Diagnostica e terapia avanzata endoluminale e open, medicina di precisione; 8) Assistenza alla persona, presa in carico olistica; 9) Salute mentale, neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza e delle dipendenze patologiche – Dipartimento strutturale transmurale (ospedale-territorio); 10) Funzione territoriale; 11) Fragilità, malattie rare ed orfane; 12) Farmaco e dispositivi medici; 13) Prevenzione. Naturalmente l’iter dell’Atto prosegue. Ma il solco è ormai tracciato chiaramente.