La Procura di Verona ha aperto un fascicolo contro ignoti per omicidio colposo in concorso sulla morte della runner Anna Zilio, 39 anni, trovata senza vita nel suo letto il 14 ottobre. Lo scrive il quotidiano l’Arena. Il fascicolo si aggiunge a quello già aperto, sempre contro ignoti, per falso nei certificati medici emessi dopo il 2021.
Verona, runner morti nel sonno: spuntano i certificati falsi di lei, l’indagine si allarga
14 Novembre 2025
Inoltre, scrivono Arena e Corriere del Veneto, verrà disposto un esame tossicologico sui campioni di sangue prelevato dal corpo della donna durante l’autopsia. Lunedì la pm Silvia Facciotti conferirà l’incarico alla dottoressa Donata Favretto, professoressa associata in tossicologia forense dell’Università di Padova, per accertamenti tecnici irripetibili medico tossicologici. Da lì emergerà se l’atleta avesse o meno assunto alcuni farmaci prima del decesso, benché in casa siano stati rinvenuti solo integratori, magnesio e potassio e la stessa famiglia escluda categoricamente l’ombra del doping.
L’inchiesta sulla morte di Zilio si affianca a quella, aperta dalla Procura di Vicenza, relativa alla morte di Alberto Zordan, 48 anni di Sovizzo. I due appartenevano alla stessa squadra di atletica (Team Km Sport), ma non si conoscevano e avevano allenatori e medici diversi. Per Zordan tutti i certificati medici risultano in regola.