Sinner-Alcaraz, alle Atp Finals la finale dei sogni
(dalla nostra inviata a Torino, Gaia Piccardi) La finale dei sogni, Alcaraz-Sinner, si materializza in due set: il numero uno è troppo ispirato e Auger-Aliassime appagato di essere arrivato fino a lì. D’altronde l’ultima vittoria del canadese con Carlitos risaliva al 2022, poi quattro successi consecutivi dello spagnolo tra veloce e terra, a conferma di una superiorità acquisita. 6-2 6-4 ed è tutto finito, Harry Potter ha fretta e tira fuori subito dal cilindro i suoi conigli, ci sono tre palle break già al secondo game, la rottura dell’equilibrio è davvero questione di poco. Il sorpasso sul 3-1, poi Alcaraz cancella un’occasione di contro break (dritto in rete di Aliassime), il punto del 6-2 è un altro atto di dichiarata prevaricazione.
Alcaraz è concreto, si scambia continuamente sguardi di intesa con coach Ferrero, sembra davvero che ci tenga alle Finals e a un titolo che sarebbe il nono di una stagione da incorniciare. Ma non l’ultimo: a differenza di Sinner, Carlos ha promesso che sarà a Bologna per le finali di Coppa Davis, nella speranza di fare dieci. Il secondo set vola via come il primo, deciso da un break chirurgico al decimo game (6-4), quando l’ultimo dritto di Aliassime (da lunedì nuovo n.5 del ranking) vola in corridoio. La testa è già a domenica, alla sfida più alta del tennis contemporaneo, per la sesta volta in stagione sarà Alcaraz contro Sinner, nemesi contro nemesi. Si sono divisi i titoli Slam anche quest’anno (Australia e Wimbledon in Italia, Parigi e New York in Spagna), si spartiranno anche l’onore di conquistare il torneo degli otto maestri, di cui Jannik è fiero campione in carica. La superficie, il veloce indoor, suggerisce che Torino è Haus Sinner ma in questa stagione Alcaraz batte Sinner 4-1, fin qui, 10-5 in totale a livello Atp. Con la vetta del ranking già assegnata al mago di Murcia, Sinner prova a tenersi il possedimento delle Finals, l’ultimo urrah prima delle sospirate vacanze.