A guardare i testa a testa avrebbe dovuto essere un match equilibrato quello andato in scena alla Inalpi Arena nella seconda semifinale delle Nitto ATP Finals, con il 22 spagnolo, appena incoronato numero uno del mondo, avanti solo 4-3 nei precedenti. A ben guardare, però, il fatto che gli ultimi quattro confronti siano tutti stati appannaggio di Alcaraz era già un segnale eloquente. E infatti il match non ha avuto storia.

Ci ha provato il 25enne di Montreal Felix Auger-Aliassime a rimanere in scia del fuoriclasse murciano ma, l’Alcaraz in versione torinese con quel suo taglio di capelli fresco e super aggressivo, sembra non conoscere passaggi a vuoto.

Sono bastati 82 minuti (6-2 6-4) per arrivare ai titoli di coda di un match mai veramente in discussione che proietta Carlos verso la finale che tutti aspettavano, quella contro il talento di San Candido (10-5 Spagna i precedenti per quella che è considerata inequivocabilmente la rivalità più avvincenti del tennis moderno). I due fuoriclasse si sono divisi, nella stagione che si concluderà domani, tutti e quattro i tornei del Grande Slam e hanno conquistato 13 titoli, tra cui quattro trofei ATP Masters 1000.