Valencia – Nicolò Bulega è arrivato 16° nella Sprint di Valencia, la prima che è riuscito a portare a termine, dopo la caduta nel sabato di Portimao. Bulega è sembrato soddisfatto: “Ho fatto anche qualche sorpasso”.

Ecco l’intervista integrale con i giornalisti italiani.

La prima sprint della tua vita alla fine, dai…

“Almeno questa non ho fatto un sacco di migliaia di euro di danni. No, dai, alla fine non sono andato male. Ho fatto anche qualche sorpasso all’inizio, soprattutto. Sono stato tutta la gara dietro a Rins, secondo me avevo qualcosina in più, ma purtroppo non riesco a sorpassare perché ancora non ho confidenza sul davanti e poi con tutta questa aerodinamica a sorpassare è veramente molto difficile. E quindi anche se andavo un po’ di più, comunque non sono riuscito a passarlo. Però comunque va bene, qualche posizione l’ho guadagnata, non sono andato pianissimo”

Altre riflessioni…

“Dai, piano piano sto iniziando a prendere feeling, anche se comunque è difficile perché fare degli step in MotoGP è veramente difficile. Soprattutto con la poca esperienza che ho ancora faccio fatica a fare uno step grosso, soprattutto nei weekend di gara, che non sono test dove puoi stare lì tranquillo, provare le cose, poi magari tornare indietro, cioè qui quando fai le cose devi andare comunque anche se non ti piacciono, quindi un po’ difficile fare degli step in gara”

Si può dire che la MotoGP è facile, fra virgolette, arrivare a un certo livello e poi è lì che inizia tutto il complicato?

“Sì, alla fine, se guardi non è che sono lontano, cioè ero a poco più di un secondo, ero a un secondo dalla migliore Ducati, che è Alex Marquez che è comunque vice-campione del mondo ed è tanti anni che guida questa moto. Un secondo cos’è? È poco, però il problema è che in MotoGP è tantissimo, se prendi un secondo parti molto indietro. E quando parti così indietro con così tante moto davanti è difficile. Sto vivendo un po’ dei problemi che sono normali, che sapevo che avrei avuto, dico”

Immagino che in questo momento per te ogni giorno sia un po’ una lezione su questa moto. Quindi la lezione di oggi, se dovessimo trovarla, qual è? Cosa hai imparato oggi?

“Che è molto importante partire il più avanti possibile, perché comunque quando sei in gruppo la moto davvero non si ferma e quindi partire più avanti è meglio. Sorpassare è molto difficile: quelle cose che ho sempre sentito dire, ma che fino a che non le provi fai fatica a capire veramente”

Stavo ripensando a tutte le cose che hai detto, è normale che tu compari con la Superbike. Ti ho sentito dire più volte di questa cosa dell’aerodinamica che rende difficile sorpassare. Come ce la descriveresti rispetto alla Superbike?

“Ah niente che proprio quando freni e hai uno davanti vieni risucchiato completamente dalla scia. Tu stai frenando, ma senti la moto che non decelera e quindi sembra che non stai frenando e sembra che gli vai in culo a quello davanti. Quindi devi frenare prima, devi stare attento. Soprattutto i primi giri, quando hai veramente tante moto davanti, sembra che entri in un tunnel senza vento. Si sente molto”

Poi tu quest’anno non ne hai avute molto moto davanti in SBK…

“In Superbike c’è molta meno aerodinamica. E poi sì, fortunatamente ero sempre lì davanti, quindi non mi sono mai trovato in una situazione di dover stare attento a frenare perché c’hai tanta gente davanti che ti risucchiano con la scia, qua invece purtroppo ancora sono indietro e quindi ne ho tanti davanti. Questo effetto qua con la MotoGP si sente ancora molto di più”