Alexander Zverev non ha usato mezzi termini per descrivere la sconfitta contro Felix Auger-Aliassime nell’ultimo match del gruppo Bjorn Borg delle ATP Finals. Escludendo la semifinale di Parigi contro Sinner in cui non stava bene, il tedesco ha parlato di “peggior prestazione del mese”. Difficile dargli torto dato che è stato sconfitto per 6-4 7-6 al termine di un match caratterizzato da tanta tensione e tanti errori gratuiti. Nonostante la giornata no che gli è costata l’eliminazione da Torino, dove nel 2021 si era laureato campione, Zverev non è ancora pronto a mettere fine alla sua stagione. Intervenuto in conferenza stampa, ha confermato che giocherà la Coppa Davis. Tuttavia è stato piuttosto severo nei confronti della competizione, criticandone apertamente il nuovo format.

Le parole di Zverev

Il tedesco ha innanzitutto ammesso di condividere il pensiero di Jannik Sinner, il quale sostiene di non aver mai vinto la vera Coppa Davis: “Penso che abbia ragione. La vera Coppa Davis sono le partite di andata e ritorno. Personalmente non mi dispiacerebbe giocare una finale di Davis la settimana dopo le ATP Finals. Ma giocare quarti, semifinali e finale rischia di essere una perdita di tempo. Ciò che caratterizza la vera Coppa Davis è l’atmosfera. Un conto è sfidare l’Italia in Italia, un altro è sfidare l’Italia in Spagna. In passato ho affrontato Nadal in una plaza de toros: per me è quella è la vera Coppa Davis. Invece la competizione attuale è un torneo di esibizione che si chiama Coppa Davis. La gioco soltanto perché me l’hanno chiesto i miei compagni di nazionale. Stanno tutti invecchiando e Struff non avrà più molte opportunità di vincerla. Lo stesso vale per i doppisti. Questo è l’unico motivo per cui la gioco”.

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