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La Tunisia ha registrato negli ultimi anni una diminuzione dei casi di rabbia e leishmaniosi, un risultato attribuibile a un impegno congiunto e costante nella prevenzione. In questo contesto, il ministro della Salute tunisino, Mustapha Ferjani, ha presieduto ieri una riunione di lavoro con l’obiettivo di coordinare gli interventi futuri nell’ambito di un approccio integrato One Health (Salute unica). Durante la sessione, sono state definite diverse decisioni chiave per rafforzare la prevenzione.

A partire dal primo settembre, prenderà il via la campagna nazionale di vaccinazione per cani e gatti, focalizzata in particolare sulle aree considerate a rischio. Contestualmente, si prevede un’accelerazione nell’emissione della legge specifica dedicata alla lotta contro la rabbia. Per sensibilizzare la popolazione sui pericoli, verranno intensificate le campagne di informazione riguardanti i rischi legati agli insetti e alla presenza di acque stagnanti. Inoltre, è stato deciso di fornire un maggiore sostegno ai comuni per una gestione più efficiente dei cani randagi e di organizzare sessioni di formazione mirate per i medici, al fine di migliorare le capacità di diagnosi e di risposta rapida in caso di emergenza. Il ministero della Salute tunisino ha lanciato un appello, invitando a una sinergia di sforzi tra tutti gli attori coinvolti. L’obiettivo è fare leva sulla consapevolezza dei cittadini per proteggere la propria salute e quella dell’ambiente circostante.

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