di
Rinaldo Frignani e Ilaria Sacchettoni

Minuto per minuto, quello che sappiamo delle ultime ore di vita del 27enne deceduto cadendo da un balcone di un bed & breakfast della Capitale la sera del 13 novembre scorso

La morte di Leonardo Fiorini, ventisettenne tecnico del ministero della Difesa, è tuttora un rebus. Per venirne a capo i magistrati stanno considerando con attenzione orari e circostanze della serata nel bed and breakfast di Monteverde, dove il giovane (originario di Sora nel frusinate) era ospite assieme all’amico di vecchia data David Stojanovic, ora indagato per omicidio e rimesso in libertà dal gip.

La ricostruzione

Alle 18 i due si incontrano al B&b «Quattro venti» di Monteverde, in via di San Calepodio. Saluti e la decisione di non uscire per la serata.



















































Alle 21 i due sono nella struttura di via San Calepodio, in un momento di relax. Per prima cosa c’è una sigaretta a base di sostanze cannabinoidi che viene consumata verso quest’ora. L’atmosfera è distesa. i ragazzi chiacchierano del più e del meno tra loro.

Alle 21.50 ordinano cibo tramite un rider. Cibo che, spiega Stojanovic agli investigatori, coordinati dal pm Francesco Saverio Musolino, resterà lì, intonso. Perché nel frattempo qualcosa sta cambiando nell’atmosfera della serata fra amici.

Dalle 22 in poi, infatti, fa mettere nero su bianco Stojanovic, l’amico Leonardo Fiorini inizia a dare segno di una certa irrequietezza. Dice apertamente di sentirsi male, accusa dolori, spiega di avere paure e il timore di non riuscire a riprendersi. Stojanovic cerca di rassicurarlo, suggerisce di riposare, di dormire un po’ perché qualche ora di sonno gli pare il rimedio più adatto a stemperare il malessere. Fiorini lo segue ma non riesce a darsi pace. Si mette a letto e si rialza per ben tre volte.

Sono le 22.30 quando comincia — stando al verbale di Stojanovic — a dare in escandescenze. È agitato, si toglie tutti i vestiti e nudo com’è distrugge il televisore e alcuni soprammobili della struttura che li ospita. Quindi apre la porta finestra che conduce al balcone manifestando l’intenzione di buttarsi di sotto. Qui la versione di Sojanovic divergerebbe dalle testimonianze di alcune persone del condominio che, malgrado il buio, avrebbe visto un uomo (nudo) penzolare dal balcone. Una donna, in particolare, la dirimpettaia del B&b sostiene che Stojanovic abbia spinto giù Fiorini dopo le grida di un diverbio. Altri pur precisando che il buio impediva di distinguere con chiarezza i dettagli, avvalorano questa versione. D’altra parte anche il test su Stojanovic offre alcune conferme, ad esempio il consumo di sostanze cannabinoidi. L’autorità giudiziaria sta cercando di capire se siano entrati in contatto con una terza persona che abbia venduto la sostanza.

Alle 23.30 la tragedia. Altri dettagli cruciali verranno dall’autopsia disposta sul corpo di Fiorini.


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16 novembre 2025