Il team factory della Ducati si è presentato al circuito Ricardo Tormo di Valencia con un Bagnaia in caduta libera e con il tester Nicolò Bulega, al posto dell’infortunato Marc Marquez, in sella alla GP25. Bagnaia ha terminato una sessione di prove molto combattuta al quattordicesimo posto, mentre Nicolò Bulega ha chiuso in ventiquattresima posizione. Notte fonda per la Rossa che, senza il numero 93, non sa più vincere. Pecco Bagnaia non è riuscito a rientrare nella top 10, palesando tutti i suoi limiti. Bulega ha proseguito il suo percorso di adattamento alla Desmosedici, provenendo da un mondo molto diverso come quello della Superbike.

La Sprint Race è stata un disastro per Bagnaia che, a corto di benzina nel Q1, ha tagliato il traguardo in quattordicesima posizione, mentre Nicolò Bulega ha terminato la corsa al sedicesimo posto. Alex Marquez ha portato a casa l’ultima medaglia d’oro di questa annata con una prestazione maiuscola nella gara breve. Il fratello minore del campione del mondo, dalla seconda posizione in griglia, ha preso la testa del gruppo in Curva-1 ed è scappato via. Al secondo posto è giunto Pedro Acosta, in bagarre alla vigilia con Bagnaia per la quarta posizione in graduatoria, davanti a Fabio Di Giannantonio. Per Marco Bezzecchi la SR è stata affannosa e chiusa con una quinta posizione. Dopo una pole da applausi è finito nel midfield, a causa dell’abbassatore agganciato sino in Curva-2, perdendo la chance di lottare per il podio.

Di Giannantonio è riuscito a rimanere negli scarichi di Raul Fernandez, per poi passarlo e attaccarlo a tre giri dalla fine. Il romano è stato il pilota migliore in sella alla GP25 dell’intero weekend. Nella sfida domenicale l’alfiere di punta dell’Aprilia ha avuto una partenza migliore dalla prima casella della griglia, chiudendo ogni spiraglio ai rivali. Alex Marquez e Fabio Di Giannantonio sono andati all’inseguimento del romagnolo. Nei primi metri Pecco Bagnaia è scivolato a causa di un contatto con Johann Zarco. Quest’ultimo ha sbagliato la staccata e ha curvato nella carena della Desmosedici di GP-25 di Pecco. La Rossa si è inabissata nella ghiaia, certificando una discesa al quarto posto in classifica, a conclusione di una stagione da dimenticare. In griglia Franco Morbidelli ha tamponato Aleix Espargaró prima dello start del GP di Valencia e si è fatto male alla mano destra mentre si schierava.

Raul Fernandez ha scavalcato il pilota del team VR46 e al quarto giro si è infilato anche Pedro Acosta. Di Giannantonio, su una mescola hard, ha tenuto botta. Bezzecchi è stato incalzato da Alex Marquez in sella alla GP23. Con corrente alternata ha fatto la differenza Raul Fernandez in sella all’Aprilia del team satellite, riuscendo a far sfigurare la Ducati in un weekend anomalo. Il tracciato di Valencia si è confermato tra i più tecnici del calendario con poco margine di errore. Fernandez si preso la seconda posizione all’ultima curva dell’undicesimo giro.

In accelerazione la RS-GP25 ha fatto dei netti passi in avanti rispetto all’inizio della stagione. Jorge Martin ha dovuto smaltire l’ennesima delusione, con un doppio long lap penalty, ma dovrebbe fare un grande mea culpa per l’atteggiamento avuto dopo l’infortunio. Ha alzato bandiera bianca a metà gara a causa delle precarie condizioni fisiche. Acosta e Diggia si sono giocati il terzo posto, a causa del crollo delle mescole di Alex Marquez. Il pilota della KTM è stato scavalcato a 2 giri dal traguardo. Lo Squalo di Mazarrón non ha avuto più il grip per rispondere al sorpasso del romano.

I top 3

Marco Bezzecchi: 9 – La Casa di Noale è la seconda squadra migliore del campionato 2025 grazie alle super performance del romagnolo. Una danza quella sul tracciato della comunità valenciana senza sbavature per la seconda vittoria di fila. Due Aprilia nelle prime due posizioni che hanno certificato il suo terzo posto in graduatoria finale. Non era facile fare le veci di Marc Marquez, ma nelle ultime settimane è stato glaciale. Ai microfoni di Sky Sport ha dichiarato:

“È stata una bellissima giornata e una bellissima gara. Contento per me, per la squadra e tutti gli ingegneri. Ringrazio tutti. Da ieri non abbiamo cambiato niente, abbiamo solo cambiato le gomme e sistemato quello che non aveva funzionato”.

Raul Fernandez: 8 – Gara da futuro pilota del team ufficiale. L’ex pilota della KTM ha spinto come un diavolo dal primo all’ultimo giro, ma non è riuscito a impensierire Bezzecchi. Essere il miglior spagnolo nell’ultimo atto della stagione qualcosa vorrà significare. All’inizio della stagione nessuno se lo sarebbe aspettato vittorioso a Philip Island o sul podio a Valencia.

Fabio Di Giannantonio: 7 – Strategia vincente per il pilota romano che è arrivato nella fase decisiva con una mescola più fresca. Continua la striscia di Ducati sul podio nei GP grazie al romano che ha beffato l’enfant prodige della KTM. Dovrà alzare il livello nella prossima annata se vorrà conservare la sella della Ducati, ma non è la prima volta che riesce ad andare forte quando nessuno se lo immaginava. Un martello in questo weekend.

I flop 3

Jorge Martin: 5 – È stato accolto con un applauso dagli uomini del suo box, ma il madrileno ha fatto da contraltare alle super performance del compagno di squadra. Se avessero avuto la possibilità di lavorare congiuntamente alla crescita dell’Aprilia, forse avremmo visto un altro campionato. L’ex campione della Pramac si è fermato per precauzione per una condizione ancora deficitaria dopo l’operazione alla clavicola. Rischiare non avrebbe avuto alcun senso, ma il suo apporto sarà importante già nei prossimi test di martedì per impostare il lavoro in vista del campionato della svolta.

Fabio Quartararo: 4 – Il suo duecentesimo GP in top class verrà ricordato per una banale caduta. Il campione del mondo 2021 ha collezionato la peggiore stagione di sempre, accusando dei grossi problemi in sella alla M1. El Diablo è crollato al suolo a quattro giri dalla fine, quando aveva messo nel mirino Bastianini per il decimo posto. Una annata traumatica che potrebbe essere servita da lezione alla Yamaha in vista del 2026.

Pecco Bagnaia: 2 – Il 2025 si è concluso con un altro ritiro. Per una volta non è colpa del torinese, ma partendo a centro gruppo queste sono le conseguenze. Bastava un tocco ed è arrivato dall’esperto Zarco al primo giro. Dovrà fare un reset totale in vista del prossimo anno. ll voto è per un finale di campionato condito da 6 ritiri nelle ultime 7 gare.