Il presidente della Federtennis fa il bilancio dell’edizione 2025: “Quasi 100 milioni di gettito fiscale per 13,7 milioni di contributi. Con Abodi affronteremo il tema del futuro del torneo”. A Torino nel 2026 e quasi sicuramente nel 2027. Poi ipotesi Milano
16 novembre 2025 (modifica alle 16:53) – TORINO
L’ultima edizione delle Atp Finals ha generato un impatto economico di 591 milioni di euro (fonte Boston Consulting Group), un impatto sociale di 386 milioni (fonte Open Economics) e ha registrato 230 mila spettatori paganti (+8% rispetto al 2024 e +93% dal 2021). “Soprattutto – rimarca il presidente della Fitp, Angelo Binaghi – ha prodotto un gettito fiscale che sfiora i 100 milioni ed è quasi sette volte superiore al contributo di 13,7 milioni ricevuto dallo Stato”. Il successo dell’evento di Torino sta in questi numeri, tutti in costante crescita dal 2021, l’anno d’inizio di questo ciclo italiano. Dati che fanno dire al presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, e al sindaco di Torino, Stefano Lo Russo, che “il nostro territorio ha tutte le carte in regola per continuare a ospitare le Finals fino al 2030”.
torino o milano—
Sicuramente la sede rimarrà Torino nel 2026 e, quasi sicuramente, anche nel 2027. Poi potrebbe aprirsi l’ipotesi di una staffetta con Milano. Ma c’è un nodo da sciogliere a monte. Ad agosto, il Decreto Sport, convertito in legge, ha ridisegnato la governance, affiancando alla Fitp la società pubblica Sport e Salute: il governo, in cambio di un impegno da 97,5 milioni per il quinquennio 2026-30, decisivo per ottenere l’estensione del contratto con l’Atp, intende essere coinvolto a pieno titolo nella gestione. “È sopraggiunto un problema nuovo – non si nasconde Binaghi -. Oggi il ministro dello Sport, Andrea Abodi, sarà nostro ospite per la finale, nelle prossime settimane parleremo col governo: dall’applicazione della legge, in un modo o nell’altro, discenderanno i discorsi sulla sede. Il contributo statale rende l’evento sostenibile senza grandi difficoltà e potrebbe anzi consentire alla manifestazione di continuare a svilupparsi creando un effetto moltiplicatore tutto l’anno in tutti i territori. Il tennis, oggi, è il miglior investimento possibile nello sport per lo Stato italiano. La sede futura? Io non so dove sia il nuovo palazzetto dello sport di Milano e se, come dice qualcuno, ci siano problemi di connettività con la città. So però che uno dei segreti del successo delle Finals di Torino sta nella capacità delle istituzioni locali di affrontare la macchina organizzativa con metodo e rigore”.
praticanti boom—
Nel frattempo, il sistema degli sport della racchetta – anche sulla scia di eventi come le Finals – si gode il boom di questi anni. In base alla ricerca Nielsen, condotta sulla fascia di popolazione tra i 16 e i 69 anni, tennis e padel sono gli sport più popolari in Italia dietro al calcio: 19,8 milioni di appassionati (calcio 21,6; poi pallavolo 14,5 e atletica 13,6) e 6,2 milioni di praticanti (calcio 6,5; poi nuoto 5,5 e ciclismo 3,9). “Da quando abbiamo iniziato a Torino, nel 2021, il delta degli appassionati di tennis e padel rispetto al calcio è diminuito dal 39% all’8%, quello dei praticanti dal 20% al 5%. Grazie ai risultati dei nostri atleti, con Sinner, Musetti e Paolini tra i top 8 mondiali, e al lavoro organizzativo, abbiamo fatto un ulteriore passo in avanti nel nostro obiettivo di diventare lo sport più popolare in Italia. Stiamo arrivando”. Binaghi, dopo aver osservato che SuperTennis ha superato per la prima volta il milione di persone che quotidianamente guardano il canale per almeno un minuto, ha anche lanciato una nuova iniziativa per i tesserati Fitp: la tessera si trasformerà in una sorta di bancomat che consentirà ad affiliati e tesserati di scambiarsi denaro a costo zero e alla Federazione di ridurre i costi amministrativi di 700mila euro all’anno.
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