di
Ester Palma
Dopo l’Angelus nell’Aula Paolo VI, pranzerà con 1.300 poveri. Tra loro anche una cinquantina di trans, accompagnati da don Andrea Conocchia, parroco di Torvaianica, e suor Genevieve Jeanningros delle Piccole Sorelle di Gesù.
«Buona domenica e benvenuti!»: così Papa Leone XIV ha salutato le 12mila persone convenute in piazza San Pietro per il Giubileo dei Poveri. Il Papa a sorpresa ed fuori dal programma è uscito sul sagrato di San Pietro, prima della messa all’interno della Basilica, per la ricorrenza giubilare e la Giornata Mondiale dei Poveri.
«I poveri del Vangelo siamo tutti noi perché la vita è un dono»
Alla vista di Leone i fedeli sono esplosi in una fortissima ovazione, prima del suo saluto e ringraziamento: «Quando leggiamo nel Vangelo una delle frasi che tutti conosciamo `Beati i poveri in spirito perché di essi è il Regno dei cieli´, noi tutti dobbiamo essere tra i poveri del Signore perché la nostra vita è un dono di Dio e lo riceviamo con tanta gratitudine». E ha aggiunto: «La Basilica oggi diventa un po’ piccola, voi fate parte della Chiesa e potete seguire la Santa Messa dagli schermi. Vi esorto a partecipare con molto amore e molta fede e sappiate che siamo tutti uniti in Cristo. Dio vi benedica tutti». Dopo l’Angelus il Papa, nell’Aula Paolo VI, pranzerà con 1.300 poveri. Tra loro anche una cinquantina di trans, accompagnati da don Andrea Conocchia, parroco di Torvaianica, e suor Genevieve Jeanningros, religiosa delle Piccole Sorelle di Gesù.
Il Papa ha poi detto all’Angelus, tornando su un tema purtroppo di attualità; «La persecuzione dei cristiani non accade solo con le armi e i maltrattamenti, ma anche con le parole, cioè attraverso la menzogna e la manipolazione ideologica. Soprattutto quando siamo oppressi da questi mali, fisici e morali, siamo chiamati a dare testimonianza alla verità che salva il mondo, alla giustizia che riscatta i popoli dall’oppressione, alla speranza che indica per tutti la via della pace».
mdf/gir
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16 novembre 2025 ( modifica il 16 novembre 2025 | 12:47)
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