Una folle teoria sul Marvel Cinematic Universe spiega il cameo di Stan Lee in Guardiani della Galassia Vol. 2 e conferisce al leggendario artista un posto importante nella storia del franchise di supereroi.
Quando si parla di leggende Marvel, non si allude soltanto agli scintillanti e ultra potenti supereroi che affollano il franchise: è doveroso citare anche Stan Lee, la cui geniale fantasia e brillante matita hanno plasmato gran parte del meraviglioso universo transmediale. Dopo il 1939, anno del suo primo lavoro presso la Timely Comics (che più in là sarebbe diventata la Marvel Comics), gradualmente Lee scalò i ranghi dell’azienda fino a diventarne il principale leader creativo per due decenni.
L’artista ha co-creato personaggi iconici come Spider-Man, Iron Man, Daredevil, Scarlet Witch, i Fantastici Quattro e molti altri. Dopo il suo ritiro, ha continuato ad avere un ruolo chiave nello sviluppo del Marvel Cinematic Universe, arricchendo il franchise con i suoi irresistibili camei. In molti film e serie TV Marvel, inclusi quasi tutti i film della Infinity Saga, Stan Lee è apparso costantemente nel ruolo di numerosi personaggi minori.
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In Guardiani della Galassia Vol. 2 (2017) , il fumettista compare nei panni di un astronauta su un asteroide che informa un gruppo di Osservatori delle sue imprese. Questa scena ha generato un po’ di confusione negli anni successivi, soprattutto sulla scia della serie animata What If…?. Una teoria molto in voga su Reddit suggerisce che Stan Lee potrebbe essere stato in realtà un adepto di Uatu l’Osservatore, creatura mistica doppiata in originale da Jeffrey Wright e introdotta come narratore della serie.
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Non ha alcun senso che Stan Lee agisca come informatore degli Osservatori – sostiene la teoria – poiché questi ultimi hanno la capacità di vedere tutto scrutando il multiverso. Ciò significa che, in Guardiani della Galassia Vol. 2, il fumettista deve aver avuto un ruolo diverso. La terza stagione di What If…? ha visto Uatu contrapposto a un gruppo di tre Osservatori: l’Eminenza (Jason Isaacs), l’Incarnato (DC Douglas) e l’Esecutore (Darin De Paul). La teoria afferma che i tre potrebbero essere gli stessi Osservatori del film diretto da James Gunn.
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In What If…? 3, il trio di Osservatori interroga individui provenienti da tutto il Multiverso per costruire un caso contro Uatu, che ha trasgredito il giuramento di non interferire nelle storie degli eroi. L’informatore interpretato da Stan Lee potrebbe essere uno degli individui salvati da Uatu, forse nel lontano 2008, in L’incredibile Hulk, in cui il personaggio di Lee beve una bibita Pingo Doce contaminata dal sangue di Bruce Banner. Lo stesso Uatu avrebbe potuto incaricare Stan Lee di osservare o manipolare gli eventi su Terra 616, mentre lui osservava le realtà ramificate del multiverso.
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Questa spiegherebbe le apparizioni di Stan Lee in quasi tutti i film della Infinity Saga del MCU. E anche il motivo per cui il suo aspetto rimane sostanzialmente invariato in ogni cameo, indipendentemente dall’ambientazione del film negli Anni Quaranta, ai giorni nostri o in qualsiasi situazione intermedia. Darebbe anche un senso al perché i camei di Stan Lee sono diminuiti dopo Guardiani della Galassia Vol. 2. Naturalmente, l’artista è tragicamente scomparso nel 2018 (ha fatto due apparizioni postume in Captain Marvel e in Avengers: Endgame). Ma, nel MCU, gli Osservatori potrebbero averlo privato dei suoi poteri dopo l’interrogatorio, permettendogli di vivere una vita normale.