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«Mi sono preso un periodo per godermi le persone», racconta Gabriele Corsi a Silvia Toffanin, in un’intervista speciale a Verissimo. «A cinquant’anni ho capito che l’unica cosa che non torna è il tempo», alludendo forse alla rinuncia della co-conduzione di Domenica In. «Con tutto il rispetto per Mara, l’idea di fare uno spezzone di programma con il gioco mi sembrava per la mia persona che fosse poco efficace», aveva dichiarato qualche settimana fa.
APPROFONDIMENTI
La malattia del papà
A Verissimo racconta del papà, che è gravemente malato da tempo e non riesce più a parlare per una malattia degenerativa, che non è Alzheimer. «La malattia è arrivata anni fa, il peggioramento, repentino e immediato, c’è stato nell’ultimo anno e mezzo, due anni e ha perso la parola». «Credo che ci siamo detti più cose in questo momento in cui non possiamo parlare verbalmente, ma possiamo comunicare». «I genitori di chi è nato negli anni ’70 non avevano la struttura affettiva», dice, «Io ora ne approfitto, me lo bacio, gli tengo le mani», anche se precisa che comunque non gli è mai mancato nulla.
E poi confida: «Penso che sia bello questo momento che viviamo insieme».Mi mancano i consigli di mio papà
Lui, comunque, continua a essere sempre presente. «Gli racconto di tutto e mi mancano moltissimo i suoi consigli, mi manca molto sapere cosa ne pensa di alcune cose, continuo a scrivergli anche al mio compleanno o a Natale, e si emoziona molto. Ho questa difficoltà a trattenermi, perchè ci si chiede sempre che padre sono stato e io mi chiedo anche che figlio sono stato e penso di essere stato un bravo figlio». E poi parla della madre: «La mamma è una gigante di dimensioni apocalittiche, tiene sulle spalle il mondo e lo fa con una leggerezza sconvolgente», racconta. «Trovo che la leggerezza sia la cosa che salverà il mondo».
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