di
Andrea Ducci
All’epoca il governatore del Pd Antonio Bassolino non applicò la sanatoria. L’accusa dell’opposizione è che la mossa sia una «mancia elettorale» alla vigilia del voto regionale in Campania
Prosegue lo scontro sul condono. La riapertura dei termini della sanatoria, predisposta dal governo Berlusconi nel 2003, è finita nella legge di Bilancio sotto forma di un emendamento voluto da Fratelli d’Italia. A beneficiarne sarebbero in particolare i cittadini della Campania, dove all’epoca il governatore del Pd Antonio Bassolino non applicò la sanatoria. L’accusa dell’opposizione è che la mossa sia una «mancia elettorale» alla vigilia del voto regionale in Campania, dove il candidato di Fratelli d’Italia, Edmondo Cirielli, affronta Roberto Fico del M5S.
Gli attacchi
Ma la proposta di condono alimenta anche gli attacchi diretti al governo, soprattutto dopo l’intervento del ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi. «I condoni, le sanatorie, le regolarizzazioni, valgono solo se servono a perseguire obiettivi politici? Non capisco perché — osserva il titolare del Viminale — la parte politica che si contrappone al condono e a quello che il governo vuole fare propone sanatorie in materia di irregolarità della posizione di soggiorno degli immigrati». Piantedosi aggiunge: «Condonare significa, a determinate condizioni, mettere in regola vecchie procedure, resettare e ripartire. Credo sia un’operazione di buon senso consentire anche ai cittadini campani di fare qualcosa che fu consentito in altre 19 regioni».

Alla presa di posizione del ministro segue una secca replica del Pd. «Le parole di Piantedosi sui condoni lasciano esterrefatti. Quando si equipara la vita delle persone alle cose che si possiedono, vuol dire che si è persa la bussola dei valori o che ci si consegna al cinismo assoluto. Preoccupa molto il sistema valoriale che ispira le politiche di questo governo», attacca la senatrice del Pd, Sandra Zampa. Altrettanto dure le parole di Angelo Bonelli di Europa Verde: «Piantedosi ha pronunciato parole inaccettabili. Per difendere l’ennesimo condono di Fratelli d’Italia paragona l’abusivismo edilizio alle sanatorie sui permessi di soggiorno dei migranti. Un paragone indegno di un ministro dell’Interno».
Le contestazioni
La segretaria del Pd, Elly Schlein, si limita a liquidare la questione constatando: «È la vecchia politica che sotto elezioni, nella disperazione, a pochi giorni dall’appuntamento elettorale, rispolvera un condono di Berlusconi del 2003». L’idea di una sanatoria, a dire il vero, registra «un tiepido» apprezzamento anche nella maggioranza, dove Forza Italia suggerisce di «valutare caso per caso». Una posizione in parte strumentale per negoziare all’interno della compagine di governo la revisione della norma della legge di Bilancio che inasprisce il regime fiscale dei dividendi, a cui FI è fermamente contraria.
In vista della scadenza per stabilire quali saranno gli emendamenti «segnalati», la Lega indica come priorità l’allargamento della nuova rottamazione ai contribuenti decaduti dalla precedente definizione agevolata. Il partito di Salvini insiste anche su un ulteriore aumento dell’Irap a banche e assicurazioni per finanziare due proposte: fare in modo che l’incremento di tre mesi dei requisiti di accesso al sistema pensionistico, che decorrere dal 2027, «non si applichi per gli anni 2027 e 2028» e , seconda proposta, cancellare l’aumento della cedolare al 26% sugli affitti brevi della prima casa.
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16 novembre 2025 ( modifica il 16 novembre 2025 | 22:13)
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