L’episodio iniziale sembrava aver delineato l’andamento della partita: capitan Simone Giannelli deve arrendersi alla febbre e cedere il posto al suo vice, Bryan Argilagos.

Nel frattempo Piacenza si porta sul 2-0 e sembra tutto finito. Poi la Sir Susa Scai Perugia, mattone su mattone, edifica la sua risalita. Risultato finale? 2-3 e primato in classifica conquistato, seppur in coabitazione con Civitanova.

Tra i protagonisti c’è anche il secondo palleggiatore bianconero, che inizialmente pareva subire l’emozione dell’esordio in Superlega salvo poi uscirne alla distanza e risultando decisivo. 

“All’inizio sicuramente ero abbastanza contratto e un po’ emozionato: l’esordio in Superlega è una cosa importante. Poi entrare in un momento di difficoltà come il nostro è stato ancora più complicato, soprattutto dopo il secondo set. Però di squadra siamo riusciti a reagire e ci siamo portati a casa gli altri tre set proprio di forza di volontà e di grinta, quindi siamo contenti”.

Il suo colpo più importante è il muro che ha portato i Block Devils sul 2-8 nel tie break: “Dopo quel muro su Bovolenta che ci ha portato al cambio campo bel tiebreak avanti di 6 lunghezze mi è uscito un urlo liberatorio perché prima non stavo riuscendo ad essere competitivo a muro, poi Simone (Giannelli) mi ha detto un po’ cosa fare e sono riuscito a prenderlo, quindi sono contento e sono contento di aver dato un contributo alla squadra”.

Infine un chiaro messaggio: “Noi ci siamo, non molliamo niente e siamo carichi al massimo”.

La prova del fuoco dunque è superata. E chissà che per Bryan non ci possa essere ulteriore spazio, magari contro Cuneo nel primo dei due turni casalinghi consecutivi previsti dal calendario. Dipenderà tutto dal recupero del capitano, ma Lorenzetti può sicuramente fidarsi di questo giovane regista dagli ampi margini di miglioramento. E non è poco.