«Il prossimo anno saranno ancora qui, com’è giusto che sia vista la prima edizione col Covid». E poi? «La manifestazione non è nostra, ma di Atp. E loro sono interessati che il valore di questo asset possa svilupparsi nel miglior modo possibile. Ragioneremo step by step». Sul futuro delle Nitto Atp Finals a Torino il presidente della Federazione Italiana Tennis e Padel Angelo Binaghi risponde così, durante la conferenza stampa di fine evento, rilanciando la palla nel campo della Atp. Prende tempo, Binaghi, scherzando anche in conferenza stampa sull’«essere circondato, qui, dal sindaco Lo Russo, dal presidente Alberto Cirio e dalla vicepresidente Fitp Chiara Appendino: non posso che elogiare Torino, ma ragioneremo step by step».

Un Atp 250 o 500 nel futuro di Torino?

Perché sarebbe preferibile Milano? «Non lo so, non conosco neanche dove sia il Palazzetto di Milano…», ammette Binaghi. Tant’è, la certezza per Torino rimane solo l’edizione 2026, per la quale i primi biglietti saranno in vendita a partire dalle prossime ore. E come eredità a lungo termine a Torino rilancia l’argomento di «licenze permanenti di tornei, perché questi eventi sono straordinari ma temporanei. I tornei, come gli Internazionali di Roma, creano sviluppo. E può capitare a Torino come a Bologna, Napoli e la stessa Roma». Un assist all’idea che Torino possa ospitare, in futuro, un Atp 250 e un Atp 500.

il commento

Non si interrompe un’emozione

Giuseppe Salvaggiulo

16 Novembre 2025

Oltre 230 mila biglietti venduti e 600 milioni di ricadute

Oltre 230 mila biglietti venduti, quasi il doppio rispetto al primo anno di Nitto Atp Finals torinesi (a capienza ridotta causa Covid). Quasi 600 milioni di euro di impatto economico, con 4.152 posti di lavoro creati o garantiti dall’evento e un gettito fiscale che sfiora i 100 milioni di euro su un investimento dello Stato pari a 13,7 milioni. E tante ricadute economiche sul turismo e sullo sport, con il ritorno sociale che genera 5,3 euro per ogni euro investito. Sono questi i numeri del bilancio della quinta edizione delle Nitto Atp Finals descritte da Angelo Binaghi, in conferenza stampa insieme al sindaco di Torino Stefano Lo Russo e al presidente della Regione Alberto Cirio.

“Ora il tennis sta raggiungendo il calcio”

Il presidente della Fitp inizia il suo discorso di fine Finals nel segno dell’armonia: «Ringrazio il sindaco Stefano Lo Russo e il governatore Alberto Cirio per la sintonia e collaborazione con la quale durante tutto l’anno conduciamo questa bella impresa». Ricorda i momenti clou dell’evento, come «la vittoria di Musetti, che ricordava i migliori match di Coppa Davis». E il momento d’oro del tennis italiano: «Come sistema mai in passato abbiamo ottenuto risultati così importanti, da Jannik Sinner a Lorenzo Musetti, da Jasmine Paolini a tutti gli altri». E alla fine rilancia come nella fascia dai 16 ai 69 anni, tennis e padel sono «il secondo sport più praticato in Italia», in grande recupero sul calcio: «A inizio Finals il calcio appassionava 23,3 milioni di italiani, noi 16. Ora stiamo arrivando, il calcio ci vede arrivare». A Torino Binaghi poi annuncia il primo circuito di pagamento dedicato al mondo dello sport.

“A Torino le Finals diventano Barolo”

«Il successo di una manifestazione dipende da tutti», aggiunge il governatore Alberto Cirio dopo la presentazione dei numeri di queste Finals: «Dai giocatori, e lì siamo stati fortunati, a come si viene accolti, i servizi, l’ambiente: Torino e il Piemonte sono stati all’altezza dell’evento». Il presidente della Regione poi descrive «le Nitto Atp Finals come un evento del territorio», ma aggiunge anche come «le Atp cinque anno fa non fossero il patrimonio collettivo che è oggi». Un reciproco successo, per il presidente della Regione, nella speranza che il rapporto duri da qui fino al 2030: «Noi siamo convinti che il successo delle Atp Finals sia arrivato perché sono state qui. Le Finals senza Torino sarebbero state come il Barolo senza il nostro territorio: sempre buono, ma solo un Nebbiolo». La Regione investirà di più per trattenere le Finals? «Non ci spaventa niente. Noi abbiamo un approccio pratico: faremo tutto ciò che serve», risponde Cirio. Con tanto di battuta a Binaghi: «Le nostre radici sono le stesse, il Regno di Sardegna: non mi pare che ci fosse Milano…».

sport in televisione

Ascolti tv, calcio batte tennis: Rai 1 vince con la Nazionale, ma molto bene anche Musetti-Alcaraz

14 Novembre 2025

Lo Russo: “Meritiamo le Finals fino al 2030”

«Cirio e Binaghi giocano a Padel, io non ancora: farò il terzo, prima o poi». Il sindaco Stefano Lo Russo apre così il suo intervento ricordando «le ricadute positive che abbiamo visto» ma anche l’impegno «profuso da tutti noi per questi benefici ma anche per offrire ai nostri giovani un modello positivo, come sono i giocatori di tennis». Un impegno «che non significa rinunciare ad altre politiche, dalla tutela ai fragili ai servizi». Il primo cittadino poi ricorda gli investimenti strutturali delle Olimpiadi del 2006 «come, banalmente, l’Inalpi Arena dove ci troviamo oggi» ma anche «le competenze nell’organizzazione che qui ci sono e valgono tanto. Le Finals torinesi sono diventate una tradizione». Lo Russo poi parla di «Torino e Piemonte in corsa per far parte delle Olimpiadi francesi del 2030». E alla fine lancia anche due frecciatine. Una al governo, «che col Decreto Sport ha cambiato le carte in tavola quando tutto andava nella direzione di averle a Torino fino al 2030». E un’altra ad Atp: «Torino si merita di ospitare le Finals in futuro. E credo convenga anche alle Finals: è bene rischiare – dice riferendosi al possibile trasloco del Torneo dei Maestri a Milano – ma a volte è meglio rimanere dove si sta bene». Torino investirà di più per tenere il torneo? «Se i criteri fossero solo capienza dei palazzetti e soldi, le faremmo allo stadio. Noi siamo pronti a fare quello che serve per mantenerle».