Torino ha trattenuto il respiro. Dopo una settimana di grandi emozioni che ha visto sfilare l’élite mondiale del tennis, l’attesa per la finale delle Nitto ATP Finals 2025 ha raggiunto l’apice. Non è solo la città, ma l’Italia intera, a tifare per il nostro campione, Jannik Sinner, impegnato in una battaglia epica contro Carlos Alcaraz. E quale modo migliore per incanalare questa scarica di adrenalina se non trasformarla in pura energia? 

Oggi, l’iconica Sala Fucine delle OGR di Torino, in corso Castelfidardo, dalle 18, ha vissuto una doppia, intensa emozione. Lo spazio è diventato infatti il teatro del “The Final Set Closing Party”, la festa ufficiale che sigilla il torneo. Ma prima che la House Music accenda la notte, il ritmo sarà scandito dalla ‘melodia’ delle racchette. (Biglietti QUI per partecipare).

Tre giganteschi maxischermi hanmo trasformato le OGR nel watch party più cosmopolita della città, unendo centinaia di appassionati in un tifo vibrante per Sinner. Dalle lacrime di tensione per il match point al beat liberatorio della consolle: stasera, il tennis internazionale cede il passo all’energia della musica elettronica, in una festa che celebra lo sport, la vittoria e la gioia di stare insieme. Il sipario sta per calare, ma la vera festa è proprio questa sera. 

Inizia il match: il grande tifo dei fan 

In centinaia seduti composti davanti ai tre maxischermi fin dall’inizio del tanto atteso match, cercano di capire da che parte pende l’incontro. Vinceranno la tecnica e la testa di Sinner o le capacità e la velocità di Carlitos? Difficile fare previsioni quando in finale ci sono questi due (e ultimamente capita spesso), ma l’adrenalina sale e davanti agli schermi si esulta come allo stadio, quando Jannik va a segno,  e si levano cori di delusione se sbaglia. Passano i minuti e l’entusiasmo aumenta. Jannik, concentratissimo, vince il primo set e nel secondo, fino alla fine, è una lotta all’ultima pallina. Carlitos inizia a dare segni di nervosismo…

…e poi il lieto fine

E poi esplode finalmente la gioia alle Ogr. L’esultanza è incontenibile e i cori si levano inevitabilmente: “Olé, olé, olé, olé, Sinner, Sinner!”. Per il secondo anno di fila, vince di nuovo lui e i torinesi che forse già immaginavano questo lieto fine, possono fare festa. 

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