Giorgio Pasotti ha scelto Torino per le riprese del suo nuovo film “Sotto a chi tocca”. L’attore e regista bergamasco è particolarmente legato a Torino. Proprio nella Mole Antonelliana era stato girato “Dopo mezzanotte”, il film di Davide Ferrario per cui nel 2005 aveva ricevuto una candidatura ai David di Donatello.
Giorgio Pasotti, per il film che segnerà il suo ritorno alla regia dopo ‘Abbi Fede’, ha scelto di non raccontare la Torino classica, quella sabauda ed elegante. In “Sotto a chi tocca” Giorgio Pasotti, che ha il doppio impegno di regista e attore, ha raccontato con i toni di una commedia, che si annuncia a tratti anche graffiante e spietata, la competizione scatenata che spesso si accende nei colloqui di lavoro.
“Il film è un adattamento cinematografico della commedia teatrale di Jordi Galceran, ‘Il metodo Grönholm’, da cui è stata tratta anche una pellicola spagnola che nel 2005 ha ottenuto un discreto successo”, ha spiegato Giorgio Pasotti, al Grattacielo della Regione Piemonte in un incontro dove ha aperto le porte del suo set.
“Sotto a chi tocca”: il cast del film di Giorgio Pasotti
Nel cast di “Sotto a chi tocca” a contendersi il posto di lavoro, ci sono Rocco Papaleo, Giovanna Mezzogiorno, Stefano Fresi, Giacomo Giorgio, Claudio Tosoni e la torinese Linda Messerklinger. I selezionatori li sottoporranno a un processo selettivo tanto surreale quanto spietato. Chiunque scapperà dalla stanza verrà automaticamente eliminato.
“È andata molto bene. Torino è una città molto cinematografica, ha aiutato non soltanto a livello estetico, ma anche a livello emotivo. È una città accogliente, è una città che ama il cinema. Gli attori sono molto ben disposti quando vengono qui. Per cui si crea una famiglia”, ha raccontato Giorgio Pasotti parlando delle riprese in città e del ruolo che ha avuto Torino.
“È meno dispersiva rispetto a Roma dove finito il lavoro ognuno va per i fatti propri e magari finito il lavoro va a casa sua. Qui si sta insieme anche con la troupe, fa bene, fa bene al film e poi i risultati si vedono. Si crea un’alchimia, si creano delle connessioni emotive che sono importanti e Torino fa da collante”, ha spiegato.

Giorgio Pasotti: “Torino è una città che amo”
“in ‘Sotto a chi tocca’ sono sia regista che attore, quindi la fatica non si moltiplica, ma si decuplica. È molto faticoso. Quindi fortunatamente ho un cast incredibile. Sono molto fortunato ad avere degli attori accanto a me che non hanno bisogno di essere diretti, basta solo dare delle piccole indicazioni e riescono a darti quella sfumatura dettata dal talento incredibile che hanno. Sono molto fortunato. Ho una troupe piemontese meravigliosa che si sta veramente spendendo. Ha capito il film e ha capito il sentimento che ha spinto me a volerlo fare e quindi hanno abbracciato e sposato la causa e di questo sono molto contento”, ha sottolineato.
“Spero di ritornare in Piemonte, a Torino, che è una città che amo. Ho fatto uno dei film a cui io sono più affezionato nella mia vita, “Dopo mezzanotte”, dentro alla Mole Antonelliana, il simbolo di Torino. Sono particolarmente affezionato a questa città e alla Film Commission Torino Piemonte che ci ha aiutato tantissimo e lo stesso hanno fatto i luoghi dove abbiamo girato come il palazzo della Regione e il grattacielo Intesa Sanpaolo. Sono stati di una totale disponibilità e molto oltre quelli che sono stati i patti stabiliti. Si sono spinti oltre grazie a una generosità e a un bellissimo rapporto nato sul set”, ha concluso Giorgio Pasotti.
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