di
Salvatore Riggio

Dopo la vittoria della Norvegia sull’Italia per 4-1 a San Siro, il centravanti nsi sfoga con la tv norvegese e accusa il difensore azzurro di averlo provocato

È stato un duello senza esclusione di colpi quello tra Haaland e Mancini nella gara persa 4-1 dall’Italia contro la Norvegia nell’ultima giornata di qualificazione al Mondiale 2026, in attesa degli spareggi di marzo. Un duello che inizialmente il difensore della Roma sembrava poter vincere, dopo un primo tempo nel quale l’attaccante norvegese «non ha toccato palla per un’ora, poi ha spaccato la porta» per dirla come il c.t. Rino Gattuso

A fine gara, dopo la doppietta realizzata al compagno di squadra al Manchester City, Donnarumma, Haaland si è presentato raggiante ai microfoni della tv norvegese svelando un retroscena: «Mancini mi è sempre stato addosso, mi toccava spesso il sedere. A un certo punto mi sono stancato e gli ho urlato “oh ma che cosa fai?”. Ma poi l’ho ringraziato perché mi ha motivato consentendomi di segnare due gol», ha detto con tono sarcastico. 



















































La Norvegia torna al Mondiale dopo Francia ‘98, quando fu sconfitta agli ottavi proprio dalla nostra Nazionale (1-0, gol di Vieri): «Mi sento orgoglioso per il mio Paese, che non partecipava a un grande torneo da quando io sono in vita (da Euro 2000) – ha continuato Haaland –. Ora, però, prevale più il sollievo perché sentivo il peso della responsabilità. Adesso posso godermi un po’ la gioia del nostro popolo. È un risultato meraviglioso per tutti i norvegesi: dopo la vittoria di San Siro tutte le squadre importanti sanno che siamo imprevedibili e che possiamo fare cose straordinarie». 

17 novembre 2025 ( modifica il 17 novembre 2025 | 15:17)