Il governo tedesco ha detto che a partire dal prossimo 24 novembre revocherà le restrizioni all’esportazione di armi verso Israele. Le restrizioni erano state stabilite lo scorso 8 agosto, due mesi prima del raggiungimento dell’accordo per il cessate il fuoco nella Striscia di Gaza.

Ufficialmente l’embargo parziale riguardava soltanto le armi che avrebbero potuto essere usate nella Striscia di Gaza, ma un’interrogazione parlamentare aveva fatto emergere in seguito che l’effetto era stato più ampio, almeno nelle prime settimane: tra l’8 agosto e il 12 settembre infatti la Germania non ha autorizzato alcuna vendita di armi verso Israele. In questi tre mesi ha comunque continuato a vendere strumenti usati per scopi di difesa, ha scritto il giornale Süddeutsche Zeitung, anche se non è chiaro di che tipo.

Il governo tedesco aveva deciso di interrompere la fornitura di armi dopo che Israele aveva annunciato un piano per occupare la città di Gaza, ritenendo che l’operazione israeliana avrebbe rallentato il raggiungimento di un accordo per la fine della guerra. Anche se l’appoggio a Israele non era mai stato messo in discussione, la sospensione parziale della vendita di armi era stata una notizia rilevante dal momento che la Germania è il secondo paese che fornisce più armi verso Israele, dopo gli Stati Uniti.